Pesaro

Monte Porzio, donna minaccia il suicidio: i carabinieri la salvano

La donna, una 65enne del luogo, in evidente stato di agitazione, si trovava sulla sommità di un muraglione. Provvidenziale l'intervento dei militari

Carabinieri di Fano
Carabinieri di Fano

FANO – Dramma sfiorato nella prima mattinata dell’11 ottobre a Monte Porzio, dove una donna del luogo, in cima a un muraglione, ha tentato di lanciarsi nel vuoto. È successo lungo via del Poggetto, in località Castelvecchio. Erano circa le 06,30 quando la Centrale Operativa della Compagnia dei Carabinieri ha ricevuto la richiesta di aiuto da parte di un parente dell’aspirante suicida, una 65enne del luogo. Sul posto, oltre i militari, è intervenuto il personale medico 118 ed i vigili del fuoco di Fano.

La donna, in evidente stato di agitazione, si trovava sulla sommità del muro di contenimento e, reggendosi ad un palo della pubblica illuminazione, minacciava chiunque le si avvicinasse di lanciarsi al suolo sulla strada sottostante, da un’altezza di circa 25 metri; un volo che probabilmente non le avrebbe lasciato scampo.

Un dialogo lungo e delicato quello instaurato dai sanitari prima e dai carabinieri dopo con lo scopo di far desistere la donna dai suoi pericolosi intenti; dopo tanto parlare i militari sono riusciti ad avvicinarsi e, approfittando di un momento di distrazione della 65enne sono riusciti a bloccarla e a tirarla giù dal muro di cinta. In particolare due uomini delle forze dell’ordine hanno provveduto ad afferrarla frontalmente mentre e un terzo militare, a cavalcioni sul muretto, ha provveduto a bloccarla da dietro, affinchè non si buttasse nel vuoto indietreggiando.

Un’operazione particolarmente complessa in quanto il muro risulta a picco sulla strada sottostante e non permette la presenza di un’altra persona tra la 65enne ed il vuoto. Un’azione repentina, energica ed immediata quella dei militari che ha permesso di risolvere l’impasse evitando ben più gravi conseguenze.

La donna è stata quindi affidata al personale 118, che provvedeva a trasportarla presso l’ospedale civile di Fano per le cure del caso. Al vaglio le esatte motivazioni del gesto.

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