Pesaro

Monte Catria, Legambiente: «Sensibilità ambientale solo in campagna elettorale, no strumentalizzazioni»

La critica è rivolta alla Lega, che era intervenuta per criticare il Pd e il suo operato per la realizzazione dell'impianto di risalita e pista da sci, ritenuto un danno ambientale

Lavori al monte Catria

PESARO – Il Monte Catria e la sua cabinovia diventano un caso politico. Legambiente non ci sta a essere tirato per la giacca solo all’avvio della campagna elettorale, così come purtroppo sta accadendo con la denuncia a firma di dieci associazioni ambientaliste delle Marche che si sono attivate per manifestare il loro assoluto dissenso in merito ai lavori sul Monte Catria per la realizzazione di un impianto di risalita.

Il riferimento è all’uscita della Lega che accusava il Pd di essere ambientalista a giorni alterni. E di aver provocato un danno ambientale senza precedenti.

«Ci sarebbe piaciuto trovare compagni di strada durante i cinque anni di amministrazione che stanno per volgere al termine piuttosto che leggere, solo a pochi mesi dal rinnovo del Consiglio Regionale delle Marche, di forze politiche che sostengono le battaglie e le vertenze del mondo ambientalista» commenta Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche. «Questa regione ha un grande bisogno di costruire una rete e una comunità che guardi in maniera concreta e fattiva ai benefici della salvaguardia dell’ambiente e non solo leggere slogan che purtroppo lasciano il tempo che trovano. Per questo chiediamo alla politica, tutta, di essere matura e responsabile in questa campagna elettorale e lavorare per gli interessi della collettività ripartendo dalla lotta ai cambiamenti climatici, la grande sfida che abbiamo davanti oggi e per cui dobbiamo lavorare tutti in maniera convinta. Non abbiamo bisogno di ambientalisti per un giorno ma di una grande sensibilità ambientale attiva, operativa e concreta durante tutto l’anno».

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