Pesaro

Mombaroccio, Rsa Bricciotti riaperta entro metà dicembre

Ad annunciarlo il consigliere regionale Andrea Biancani: «Un traguardo raggiunto grazie alla sinergia tra Regione e Comune». La residenza era stata evacuata per delle crepe e i 19 anziani trasferiti

MOMBAROCCIO – Riaprire la Rsa Bricciotti di Mombaroccio, il cronoprogramma è tracciato. «Termine dei lavori entro metà dicembre, ripristino dei locali e riattivazione dei posti letto».

È l’iter per la riapertura della Residenza sanitaria assistita Bricciotti di Mombaroccio che Andrea Biancani, Vicepresidente del Consiglio regionale, comunica dopo la risposta positiva fornita in Aula dall’assessore alla sanità Saltamartini all’interrogazione da lui presentata con la consigliera Micaela Vitri.

«Per consentire il rientro degli ospiti – entra nel dettaglio Biancani –, sono necessari interventi di rifacimento del sistema di regimazione delle acque, in pratica tubature e pozzetti, mentre all’interno dell’edificio saranno sistemate le fessurazioni nelle pareti e gli infissi delle camere. Una volta ripristinati i locali, sarà possibile programmare il trasferimento dei 19 pazienti, che mi auguro possa avvenire il prima possibile, anche in considerazione dell’emergenza Covid in corso. La riapertura della RSA Bricciotti prevista in così poco tempo – sottolinea – è un traguardo raggiunto grazie alla sinergia tra Regione e Comune, per questo ringrazio il sindaco, Emanuele Petrucci, e l’amministrazione comunale che tempestivamente si sono battuti per difendere la struttura, e il consigliere regionale Luca Serfilippi, che come me si è attivato subito per segnalare il problema e trovare una soluzione. Quando gli obiettivi sono condivisi e c’è gioco di squadra, come in questo caso, prevale l’impegno per dare risposte concrete ai cittadini».

La residenza era stata evacuata a titolo precauzionale all’inizio di ottobre, in attesa di verifiche e di interventi di messa in sicurezza, e nell’interrogazione venivano sollecitati anche investimenti nel lungo periodo, per arrivare alla capienza complessiva di 40 posti letto. Un argomento che aveva destato polemiche e critiche.

«Per l’utilizzo del secondo fabbricato, quello più datato, sono necessari lavori di consolidamento del terreno di fondazione e un progetto di adeguamento sismico per una spesa complessiva stimata intorno ai 4 milioni di euro – spiega Biancani –. Attualmente, data l’entità dell’importo, l’intervento non è inserito nel piano di investimenti, ma sarà comunque importante valutare nel tempo la possibilità di individuare le risorse per una riqualificazione complessiva della struttura, proseguendo il confronto tra Regione e Comune. Il punto fermo è che questa struttura va difesa perché rappresenta un’importante risposta ai bisogni assistenziali del territorio. Ringrazio l’assessore Saltamartini per l’attenzione dimostrata e la puntualità della sua risposta».

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