Pesaro

Mattarella bis: le reazioni di sindaci di Fano, Cartoceto e San Lorenzo in Campo

ll Mattarella bis con cui si è conclusa la sei giorni di votazioni per scegliere il presidente della Repubblica ha innescato le reazioni dei primi cittadini della Val Metauro. Ecco cosa dicono

Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, capo dello Stato, Quirinale, Colle
Sergio Mattarella

FANO – Il Mattarella Bis con cui si è conclusa la sei giorni di votazioni per scegliere il presidente della Repubblica ha innescato le reazioni dei primi cittadini della Val Metauro. Tra i primi a ringraziare il capo dello Stato è stato il sindaco di Fano Massimo Seri: «Il Presidente Mattarella ha dimostrato di essere un faro per il nostro Paese in un momento critico. E con questa rielezione continuerà ad essere un riferimento a cui ispirarsi, rivolgersi e affidarsi. Grazie Presidente»

Massimo Seri
Massimo Seri

Anche il sindaco di Cartoceto Enrico Rossi ha detto la sua volgendo già lo sguardo alle prossime elezioni politiche: «Ad un anno dalle prossime elezioni politiche, toccherà ancora una volta a Sergio Mattarella essere garante della Costituzione Italiana, accompagnando un Governo di maggioranza eterogenea, che dovrà tornare ad occuparsi urgentemente di questioni e sfide importanti, con riflessi sulla nostra vita quotidiana. Da un lato, l’impiego efficace delle risorse del PNRR e della programmazione europea 2021-2027, per uno sviluppo sociale ed una crescita economica, robusti e strutturali. Dall’altro, dinamiche politiche e percorsi di riforme del Paese che potrebbero consegnarci anche una diversa articolazione istituzionale e ricomposte alleanze partitiche. Con l’auspicio che queste ci conducano a forme di immediatezza e chiarezza, lontane dai tatticismi e dalle parcellizzazioni di campo».

Davide Dellonti

Il sindaco di San Lorenzo in Campo Davide Dellonti, contento per il Mattarella bis, è però amareggiato per come questa scelta sia maturata. E dice: «Caro Presidente, eravamo pronti a cambiare i quadri negli uffici pubblici e nelle scuole, ed invece rimarrai lì altri 7 anni, almeno così si dice! Una settimana terribile per la politica italiana, data come è ovvio, totalmente in pasto ad una comunicazione totale di ogni singolo particolare e dichiarazione, fattispecie che ha esaltato in maniera totale una gestione direi imbarazzante dell’elezione della prima carica dello Stato, da parte di nostri leader politici. Una classe politica in gran parte imbarazzante, una gestione degli accordi politici che neanche in un consiglio comunale di un comune di 200 abitanti. Leader politici, non tutti ma quasi, totalmente delegittimati dai loro stessi “grandi elettori”. Una crisi della politica preoccupante, una classe politica non all’altezza. E non tanto per il numero necessario di scrutini, questo rientra nel “rituale barocco” dell’elezione del Presidente della Repubblica. Una crisi dei valori che stanno – o dovrebbero stare – dietro la politica e dovrebbero essere incarnati plasticamente dai suoi massimi rappresentanti, che sovente ci fa rimpiangere alcuni politici di razza di altre epoche. Come è d’abitudine, hanno tutti vinto e tutti applaudono. Da chi ha fatto 10 nomi e ne ha bruciati in una settimana 15, da chi non ha fatto nomi e messo spesso veti, a chi ha mantenuto quasi sempre la stessa linea e non ha accolto l’invito a convergere su Mattarella».

Infine, conclude: «Chi avrà avuto ragione lo decideranno i cittadini, che il prossimo anno torneranno alle urne per votare il nuovo Parlamento, che dovrà poi eleggere il nuovo Governo. Come amministratore locale e come cittadino, non posso però che essere sereno su di una cosa: Mattarella nel settennato da Presidente della Repubblica ha dimostrato con i fatti grande equilibrio, grande statura morale e politica, grandi capacità di mediazione, garante assoluto della Costituzione, amato dal popolo. E mentre poteva adesso concentrarsi su altro e passare serenamente le sue giornate, ha accettato con spirito di servizio di ricoprire il ruolo della più alta carica dello Stato per altri 7 anni. Mi duole molto, pur rispettando con la massima deferenza il pensiero di ognuno, leggere sui social in questi minuti frasi dal tenore “Mattarella non sarai il mio Presidente” ed altre frasi di tenore simile, pur legittime. Mattarella sarà il nostro Presidente e sono sicuro che continuerà a fare un ottimo lavoro. Buon lavoro Presidente e ben tornato!».

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