Pesaro

Tutti al mare, ma Centrodestra attacca: «La giunta Ricci sta privatizzando le spiagge libere»

L'accusa di Lega Pesaro, Prima c’è Pesaro - Fratelli d’Italia, Forza Italia: "Con la scusa del distanziamento si fanno bandi di gestione per i servizi"

La spiaggia di Pesaro

PESARO – Bandi per gli affidatari della gestione delle spiagge libere, per i consiglieri di centrodestra si tratta di “una privatizzazione”.

La giunta Ricci ha approvato uno schema che consentirà all’affidatario per quest’estate di noleggiare giornalmente lettini e sdraio ai bagnanti. L’obiettivo è offrire servizi base e conciliare l’aspetto sicurezza per il coronavirus nelle spiagge libere.

Ma i consiglieri di Lega Pesaro, Prima c’è Pesaro – Fratelli d’Italia, Forza Italia non la pensano così.

La spiaggia libera a Sottomonte

«Ormai è chiaro: il sindaco e la maggioranza  vogliono privatizzare le spiagge libere. Con la scusa del distanziamento sociale il sindaco Ricci vuole mettere in atto il piano già tentato qualche anno fa in occasione del piano spiaggia, ossia creare servizi a pagamento nelle spiagge libere e di conseguenza cancellare la loro funzione gratuita, perché di fatto saranno vere e proprie concessioni di nuovi stabilimenti. Come se non bastasse non hanno neppure il coraggio di ammettere le loro scelte e tentano di camuffarle con nomi altisonanti visto che chiamano  “Mare sicuro” quello che verrà trasformato in “Mare a pagamento”.  Questa scelta presa con cinico opportunismo che viene giustificata dalle attuali regole di distanziamento, nasconde in realtà un progetto più ampio, peraltro mai nascosto dal Sindaco. C’è da scommettere che quello che viene mascherato come “temporaneo”  diventerà “definitivo”, creando nei fatti vere e proprie nuove concessioni con tanto di offerta ristorativa annessa. 

Il servizio di salvataggio sulla spiaggia libera già c’era e portarlo come vessillo per giustificare questa scelta è pura ipocrisia.  Questa privatizzazione che ricadrà nelle spiaggia libera di sottomonte, in Baia Flaminia e persino nel Parco Naturale del San Bartolo a Fiorenzuola cancella in modo definitivo la natura stessa delle spiagge libere ed è ampiamente peggiorativa persino rispetto all’ipotesi avanzata in piena emergenza della Regione contro cui ha votato il consiglio comunale solo due settimana fa. Quella scelta avrebbe permesso ai concessionari balneari, che confinano con una spiaggia libera, di occupare solamente piccole parti di spiaggia libera con alcuni ombrelloni».

Con un colpo di spugna il Comune di Pesaro passa all’attacco e decide di privatizzarla integralmente aggiungendo servizi a pagamento, creando ulteriore concorrenza alle attività già presenti in un momento difficile e creando bagnanti di serie A e di serie B”.  

I consiglieri del centrodestra pesarese

I consiglieri attaccano: «Chissà se ora quella parte di maggioranza capitanata dalla lista Una Città in Comune che si era scagliata (giustamente) con parole durissime contro l’ipotesi regionale, avrà lo stesso ardore per difendere quelle che definivano unica possibilità di godere di un bene comune? Hanno cambiato idea o hanno già in mente qualche arrampicata negli specchi per giustificare questo sconcertante dietrofront? Dove sono quei consiglieri che con moraleggiante paternalismo dicevano che eravamo strumentali nel proporre un impegno per mantenere gratuite le spiagge libere? E così abbiamo finalmente capito anche l’inspiegabile (fino ad ora) bocciatura della mozione nata in seno alla commissione bilancio in cui si chiedeva da un lato di impegnare l’amministrazione a mantenere tali le spiagge libere, e dall’altro di prevedere un adeguato fondo economico nel bilancio comunale per garantire la piena fruibilità delle spiagge nel rispetto delle norme di distanziamento fisico».

«Questa maggioranza si dimostra l’emblema dell’ipocrisia, capace di difendere i beni comuni in pubblico, salvo poi optare fare l’opposto nelle scelte ufficiali».

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