Pesaro

Marche: Camera di Commercio, Regione e Coldiretti in quota per parlare di vino

Se ne è discusso al rifugio Chalet Principe Corsini sul monte Nerone. Un comparto vitale: al 31 agosto 2021, 1176 localizzazioni attive marchigiane, con un incremento nell'ultimo quinquennio del 4,5%, superiore a quello italiano

Camera Marche, Regione Marche e Coldiretti Marche insieme per parlare del comparto vitivinicolo marchigiano al rifugio Chalet Principe Corsini

Il Nerone sul Bianchello? Apparentemente non avrebbero molto a che fare né cromaticamente né dal punto vista della coltivazione invece Camera Marche e Regione Marche insieme alla Coldiretti Marche sono saliti in quota per parlare di vino, della produzione 2021 ma anche del fattore enogastronomico anche come attrattore turistico.

Il rifugio Chalet Principe Corsini è una struttura ricettiva nuova e innovativa, dove fare esperienza del territorio dal punto di vista enogastronomico, appunto, naturalistico, sportivo. Del comparto vitivinicolo marchigiano si è parlato con il Presidente di Camera Gino Sabatini, il Vice Presidente della Regione Marche Mirco Carloni che è anche Assessore regionale all’agricoltura, Tommaso di Sante viticoltore e componente di Giunta camerale con delega all’agricoltura e Alessandro Urbini, Sindaco di Piobbico.

UN COMPARTO VITALE

Dal punto di vista della demografia di impresa il comparto del vino marchigiano conta, al 31 agosto 2021,  1176 localizzazioni attive; con riguardo all’ultimo quinquennio la regione ha registrato una crescita del 4,5%, incremento superiore a quello italiano .

DISTRIBUZIONE TERRITORIALE

Con riguardo alla concentrazione territoriale nelle 5 province, il primo posto è occupato saldamente dalla provincia di Ascoli Piceno dove sono registrate 518 imprese vitivinicole (la cui incidenza sul totale delle imprese è del 2,5); seguono Ancona e Fermo.

LE ESPORTAZIONI TENGONO ANCHE NELL’ANNO TERRIBILE

Nonostante emergenza climatica e sanitaria, le esportazioni al secondo semestre 2021 mostrano una sostanziale tenuta: il loro valore (26, 4 milioni di euro) è di poco inferiore a quello registrato 12 mesi fa. I principali mercati di sbocco sono Stati Uniti, Germania e Svezia.

Ha aperto la conferenza il Sindaco di Piobbico Alessandro Urbini che ha rivolto il suo ringraziamento alle istituzioni per  l’attenzione rivolta al territorio dell’entroterra e per aver scelto una location così lontana dal capoluogo per la riflessione su turismo e produzione vitivinicola marchigiana tutta. «Uno dei portati del post covid – ha sottolineatoè stato il rilievo attribuito alla questione di borghi e aree interne: una questione che, la presenza di Regione e Ente camerale marchigiano, riporta ancora al centro di analisi, comunicazione e interventi politici (ed economici)».

Nella foto da sin.: Alessandro Urbini, Gino Sabatini, Mirco Carloni, Tommaso di Sante

Il concetto è stato ripreso da Tommaso Di Sante che aperto il suo intervento sottolineando «la necessità di visitare i piccoli borghi, protagonisti dell’entroterra e presidio della sua economia». Di Sante ha messo l’accento sulle difficoltà climatiche degli ultimi mesi, sul calo della piovosità sui nostri territori di quasi l’80%: una carenza che mette a rischio l’allevamento (un campo bovino consuma 1 quintale di acqua al giorno) come le colture.

 A Di Sante è spettato anche dare i numeri della produzione della vendemmia 2021 «che in Italia ha segnato un meno 13%, calo che si stima ancora maggiore nelle Marche e che ha colpito anche la DOC del Metauro, il Bianchello, per una percentuale analoga».

«Il Bianchello – ha commentato Di Sante – è un chicca da valorizzare, come questo rifugio. Con la Regione Marche ci siamo a lungo confrontati sulla necessità di promuovere il biologico legandolo all’agroalimentare, riuscendo così a fare emergere le piccole aziende, valorizzando il comparto attraverso la ristorazione anche nell’entroterra. Il modo di fare impresa agricola, di intraprendere nell’agroalimentare, è cambiato, di sicuro è una stagione complessa ma conforta l’aumento della presenza dei giovani (+5%), il ruolo della formazione, il numero di iscritti agli Istituti agrari. Importante il ruolo del digitale attraverso il quale raggiungere la realtà e fare esperienza di luoghi e prodotti».

Una conferma di questo nelle parole del Presidente Sabatini che ha evidenziato, dati del sistema camerale alla mano, l’incidenza della presenza di prodotti enogastronomici nella scelta di una meta turistica. «E’ il momento dell’unione, di fare sintesi. Lo abbiamo dimostrato al MICAM; è evidente anche sul fronte agroalimentare dove la filiera è istituzionale, produttiva. Dove si possono e si devono promuovere insieme moda, cibo, paesaggio. Il digitale è un’opportunità da non dismettere: anche i dati della vendita on line del vino degli ultimi due anni lo dimostrano (+140% dal 19 al 20, +350% dal 20 al 21) ed evidenziano consumatori digitali più attenti alla sostenibilità e alla qualità» .

Dello stesso avviso il Vice Presidente della Regione Marche Mirco Carloni che ha ricordato la potenza promozionale dei territori legata al vino: «altrove gli stessi nomi dei vini veicolano i luoghi. Basta pensare al Chianti. Una riconoscibilità che poi si traduce in maggiore presenza di consumatori in regione. La nostra fama deve precederci, non dobbiamo essere più il posto sotto Rimini». E ha annunciato il lancio di due progetti regionali per un ammontare di 30 milioni di euro destinati a fronteggiare il rischio idrogeologico e la crucialità dello strumento di finanziamento del PNRR.

Il pomeriggio è stato dedicato alla degustazione del Bianchello del Metauro DOC e alla lettura dei racconti della mappa digitale realizzata da Camera Marche, acura dell’attore urbinate Giorgio Donini.

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