Pesaro

Manutenzione del verde al Miralfiore, il Comitato: «Gli sfalci al parco non limitano lo spaccio, sono un danno alla vegetazione»

Gli ambientalisti aderenti al comitato La Voce del Miralfiore criticano la ripulitura ed entrano in polemica con l'assessore Belloni: «Serve un confronto, rispettando i regolamenti»

PESARO – Sfalci e spaccio, la polemica è servita. La vegetazione del sottobosco situata tra il viale d’accesso al Parco Miralfiore e la ferrovia, è stata recentemente eliminata su disposizione dell’assessore al verde urbano Enzo Belloni, al fine di reprimere lo spaccio di stupefacenti.
Sul caso intervengono le associazioni ambientaliste aderenti al comitato La Voce del Miralfiore.

«Gli interventi di “ripulitura” – come li definisce l’assessore – continueranno, impiegando soggetti che percepiscono il reddito di cittadinanza. I tagli operati per i primi trenta metri di sottobosco lo scorso anno, non hanno prodotto alcun risultato. Anzi, lo spaccio risulta aumentato, tanto da svolgersi sul viale sotto gli occhi dei passanti – e forse delle forze dell’ordine – come se fosse un comune mercato.
Risulta quindi evidente che lo spaccio sia solo un pretesto per realizzare interventi inopportuni quanto dannosi che rispondono al pensiero unico del “tutto pulito”, caro all’assessore. Come può essere definita “ripulitura del sottobosco” l’operazione che impoverisce l’ecosistema boschivo delle sue piante erbacee e arbustive, che ne sono parti integranti?».

Gli ambientalisti replicano all’assessore Belloni che recentemente aveva dichiarato che: «Da circa due anni al Parco manca un intervento di taglio della vegetazione mirato, stoppato dalle associazioni ambientaliste».

«Premesso che la sospensione dei tagli fu conseguente ad una petizione popolare attraverso la quale circa 700 cittadini si opposero ai tagli indiscriminati preannunciati dall’assessore, preme evidenziare che le associazioni ambientaliste non si oppongono a determinati tagli, purché siano effettuati rispettando i regolamenti, con criterio, competenza e programmazione. Abbiamo segnalato l’abbattimento di alberi, potature selvagge, taglio del prato “dell’erba alta” protetto. Abbiamo sollecitato il ritorno ad una gestione del Miralfiore nel rispetto del Regolamento del verde, in modo programmato e qualificato. Invano».

«Ciononostante “La Voce del Miralfiore”, unitamente alle altre associazioni ambientaliste, continua incessantemente ad esprimere idee e progetti degni di considerazione, a dimostrazione dello spirito costruttivo che le contraddistingue.
A tale riguardo, citiamo l’incontro con l’assessore e diversi consiglieri comunali, svolto presso la sala Consigliare lo scorso 29 aprile 2021, durante il quale vennero esposti diversi progetti, con il preciso accordo di operare congiuntamente qualora fossero resi operativi. Tra questi progetti ci preme menzionare quello del “Prato fiorito” che l’assessore ha recentemente avviato attraverso la realizzazione di arature su una porzione del parco, ignorando gli accordi intrapresi senza menzionare la paternità del progetto stesso, lasciando credere ai suoi “sostenitori social” che sia “farina del suo sacco”».

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