Pesaro

Lutto in tutta la provincia di Pesaro per la scomparsa della professoressa Katia Migliori

I funerali si terranno il 7 aprile alle 10.30 presso il cimitero dell'Ulivo di Fano

Katia Migliori
Katia Migliori

FANO – La provincia di Pesaro Urbino piange la scomparsa della Professoressa Katia Migliori docente dell’università di Urbino, intellettuale scrittrice, saggista e poetessa. La donna è mancata all’età di 73 anni: la scorsa settimana era stata colta da un ictus; da lì il ricovero fino alla tragica notizia.

Ad annunciare la sua scomparsa sono stati il poeta Marco Ferri, direttore della Biblioteca Federiciana, e Giovanni Belfiori direttore di Passaggi Festival, che hanno voluto condividere un suo prezioso ricordo in cui traspare il grande contributo delle Migliori alla cultura regionale e nazionale.

«Amava e studiava e scriveva di Maurice Blanchot, Edmond Jabes, Mario Luzi e Pasolini, tanto da chiamare il suo amato figlio proprio Pier Paolo. Infaticabile nel suo lavoro di ricerca, aveva tanti progetti che le sarebbe piaciuto realizzare, a cominciare dalle traduzioni di Blanchot che aveva curato con passione e rigore estrema. Lei è stata davvero, per tutta la vita, nel libro, a volte sulla soglia, a volte nelle pagine, quando la ferita era più forte. Nel libro ha vissuto, sperimentato, amato, conosciuto. Non c’era però soltanto il libro, al centro della sua riflessione, perché lei usava una specie di microscopio, così al centro stava la parola, indagata sotto ogni suo aspetto, vezzeggiata, curata, esplorata in profondità. Come avrebbe potuto fare diversamente? Allieva di quello straordinario semiologo senza bibliografia, un genio dell’oralità, che era Pino Paioni, fondatore del Centro di semiotica e linguistica dell’Università di Urbino. A noi piacerà ancora ricordarla così, a colloquio con Jabes nella palestra del liceo scientifico di Fano, in piedi davanti alla cattedra di via Veterani a Urbino nella sua lezione sulla letteratura amorosa, nello studio di Tullio Ghiandoni dove ci alternavamo, attratti dallo stesso istinto: quello verso la poesia delle immagini. Che fosse la parola o l’immagine, infatti, era la stessa attrazione. E tra gli amici comuni c’erano i pittori: Valter Gambelli, Giordano Perelli, Giorgio Antinori e gli urbinati. C’è, però, un modo migliore per ricordare Katia: farlo non con le nostre, bensì con le parole di Katia. Nel 2020 concesse a Passaggi di pubblicare un suo testo poetico inedito che si conclude con versi che oggi potrebbero farle da epigrafe: “Che tutto ciò che avverti,/ …là / sia qui per noi / respiro / …ancora”».  

I funerali si terranno il 7 aprile alle 10.30 presso il  cimitero dell’Ulivo di Fano.

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