Pesaro

Luoghi e storie del Bianchello per promuovere il turismo enogastronomico. L’iniziativa di Camera Marche

Attraverso una mappa digitale è possibile conoscere la Doc e i borghi della Valle del Metauro con produttori e cantine, nonché audio racconti. L'assessore regionale Carloni: «Promuove i nostri prodotti locali: così aiuteremo anche la nostra economia»

FANO – Storie sul Bianchello e curiosità legate ai piccoli borghi per valorizzare la vallata del Metauro e attrarre il turismo enogastronomico. Il progetto di promozione enologica e territoriale “I luoghi e le storie del Bianchello” è stato ideato della Camera di Commercio delle Marche con la sua Azienda Speciale Linfa, la Regione Marche e produttori locali. Per il momento hanno aderito in 18 ma l’iniziativa è estendibile anche ad altri bianchellisti.

Lo strumento di promozione ideato e realizzato dall’Ente è un sito internet (http://www.bianchellodelmetauro.it) e la “Mappa del Bianchello”: una mappa digitale per far conoscere la Doc Bianchello del Metauro e suoi luoghi, fornendo indicazioni molto pratiche su produttori e cantine. In corrispondenza di 10 località della Valle del Metauro si trovano audio racconti brevi riferiti a quei posti, narrati dall’attore Giorgio Donini (I LUOGHI DEL BIANCHELLO: dietro ogni tesoro c’è una mappa; IL METAURO E UN PO’ SERRUNGARINA: La battaglia del Metauro, memorie di un elefante; PERGOLA: Il mistero dei bronzi, invito a cena sotto un pergolato; FRATTE ROSA: La vie en rose – e i cocci sono suoi; CARTOCETO: L’etimo fuggente – i doni e i nomi; MOMBAROCCIO: Le botti e le alte sfere; ISOLA DEL PIANO: Bio c’è; FANO: Mare a colori, o del conforto dopo i naufragi; MONTEMAGGIORE: Bacco, Tabacco e Venere; BARCHI: Gli elefanti non temono i topnimi; MONTECICCARDO: Non c’è spina senza fiore).

La mappa digitale

Non solo. È prevista anche una campagna sui social, sulla stampa regionale e nazionale, inserti in magazine e riviste. Il progetto è stato finanziato dalla Camera di Commercio delle Marche.

«Ho pensato per questa iniziativa al Bianchello, una denominazione di oltre cinquant’anni con una produzione di 2.200 anni, per 209 ettari coltivati, una piccola porzione di provincia pesarese- afferma il presidente di Camera Marche, Gino Sabatini-. Un prodotto dalla forte identità, giovane e persino social: adatto a diventare un vino di punta degli aperitivi, adatto ai tempi che corrono».

Gino Sabatini

«Questo progetto mi è stato presentato con entusiasmo e passione, elementi fondamentali per chi vuole occuparsi di agricoltura. Ringrazio uno ad uno gli operatori che hanno superato i singoli individualismi per una iniziativa d’insieme che va al di là delle loro cantine, dà valore aggiunto a tutto il territorio e porta un indotto economico importante. Come Regione la sosterremo con convinzione. – dichiara Mirco Carloni, vicepresidente della Giunta Regionale e assessore all’Agricoltura-.

L’assessore regionale Mirco Carloni

Dobbiamo imparare ad essere uniti, a fare squadra e ad ideare una narrazione enogastronomica e turistica complessiva che sia forte d’impatto e che vinca la competizione. Il mio messaggio è questo per tutti i marchigiani: dobbiamo esprimere orgoglio per i nostri prodotti locali, crederci e promuoverli. Dobbiamo saperci vendere. In tanti stanno parlando della crisi economica sottesa alla pandemia per questo ai marchigiani dico di dare il proprio contributo: aiutiamo l’economia consumando, raccontando agli amici e regalando le tipicità e le eccellenze della nostra regione, come il Bianchello appunto».

«Inizia un percorso importante di valorizzazione del nostro territorio: prodotti, entroterra e un’intera vallata diventano storia e affascinano i turisti che vengono nelle Marche anche per assaggiare un vino così importante. Il Bianchello deve essere valorizzato sempre più nelle nostre strutture ricettive e nei ristoranti» commenta Massimiliano Polacco, membro Giunta Camera Marche con delega al Turismo.

Anche il vicepresidente di Camera Marche, l’avv. Salvatore Giordano ha ribadito l’importanza di questa iniziativa che insieme al prodotto promuove il territorio.

Nelle Marche la produzione di Bianchello è di 14mila ettolitri e 1 milione e 200mila bottiglie. Oltre alla versione tradizionale, il Bianchello del Metauro si trova anche nelle tipologie SuperioreSpumante e Passito. Nelle prime due, è ampio al naso con sfumature agrumate di fiori bianchi e polpa di frutti gialli. Il palato è fresco, sapido e carezzevole. Le sensazioni agrumate sono tipiche della versione Spumante, mentre il Passito tende al miele di acacia o girasole.

Un momento della videoconferenza

«Il Bianchello è stato portato ad altissimi livelli dai nostri produttori, ancora però non produce un reddito adeguato- sottolinea Gianfranco Santi Vice Presidente Azienda Speciale Linfa (Agroalimentare) Di Camera Marche-. Anche se rappresenta un territorio ristretto dobbiamo fare in modo che nelle Marche questo vino venga consumato maggiormente, la sua promozione significa produrre ricchezza».

I bianchellisti sono anche promotori del biologico. Le Marche sono la quarta regione italiana per produzione vinicola: ci sono 6mila ettari di vigneti bio, in pratica 1 ettaro su 3 è biologico, ed è una produzione in crescita. Nelle Marche i vini a denominazione producono valore per 97 milioni di euro per questo Camera Marche intende replicare il format innovativo della mappa digitale su altri territori e con altre eccellenze nel prossimo triennio.

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