Pesaro

Legge Regionale per la valorizzazione dei borghi, esclusi quelli sotto Pesaro e Fano

Il paese deve trovarsi in un Comune sotto i 15 mila abitanti. Biancani (Pd) presenta un emendamento per rivedere i criteri

Borgo di Candelara
Il borgo di Candelara

PESARO – Valorizzazione dei borghi, Fano e Pesaro escluse. È stata approvata in seconda commissione la legge, presentata dalla Giunta regionale, per sostenere la riqualificazione e la valorizzazione dei borghi e dei centri storici delle Marche. 

«Purtroppo, così com’è stata approvata, nella nostra provincia esclude tutti i borghi del Comune di Pesaro e di Fano – commenta Andrea Biancani, consigliere regionale Pd – La legge, infatti, stabilisce che un borgo per essere riconosciuto dalla legge regionale debba trovarsi in un Comune con popolazione sotto i 15.000 abitanti. I dati anagrafici del 2021 indicano per Vallefoglia e Mondolfo una popolazione di poco inferiore a quella soglia, quindi anche i borghi di questi comuni, in caso continuassero a crescere, sarebbero a rischio.
Premetto che trovo giusto che le Marche si dotino di una legge che valorizzi i nostri borghi, che possono essere un notevole punto di forza per il nostro turismo e contribuire alla destagionalizzazione dello stesso, ma così com’è vengono penalizzati alcuni borghi rispetto ad altri».

La legge regionale infatti prevede risorse che la Regione investirà nei borghi attraverso tre macroprogetti. Il primo progetto, “Borgo accogliente”, finanzierà la riqualificazione e il restauro del patrimonio edilizio pubblico e privato e delle strutture ricettive oltre a dare sostegno economico alla creazione e allo sviluppo delle piccole imprese commerciali, artigianali e ai servizi turistici e al cittadino. Il secondo progetto, “Albergo diffuso”, sosterrà la creazione e riqualificazione di alberghi diffusi. Infine, il terzo progetto, “Residenze diffuse”, sosterrà la riqualificazione e ristrutturazione di immobili di valore storico-artistico, nuclei storici e piccoli borghi rurali, ubicati fuori dai centri storici e borghi storici da destinare a uso turistico, abitativo o per servizi. 

«Quello che la Regione non ha considerato è che i borghi non si trovano solo all’interno dei piccoli comuni ma esistono, in modo diffuso, anche nei territori dei comuni più grandi, soprattutto a seguito delle fusioni tra piccoli comuni e dei piccoli comuni con quelli grandi – continua Biancani – Facciamo l’esempio di Monteccicardo: alcuni nuclei insediativi di quella zona hanno tutte le caratteristiche storiche e architettoniche dei borghi, ma siccome quel Comune si è fuso con Pesaro, quelli, per la Regione Marche, non sarebbero più borghi, il che è assurdo. Paradossalmente, da un lato incentiviamo le fusioni con contributi economici e dall’altro penalizziamo i comuni che si fondono.
Ancora più assurdo sarebbe escludere dall’elenco dei borghi, ad esempio, Sant’Angeolo in Lizzola, quando Vallefoglia supererà i 15.000 abitanti. La stessa sorte toccherebbe da subito ai tantissimi borghi che circondano Pesaro come Candelara, Novilara, Ginestreto, Casteldimezzo, Fiorenzuola di Focara, Pozzo Alto e appunto Monteciccardo. Lo stesso accadrebbe a quelli attorno a Fano.

Per queste ragioni, insieme al Consigliere Cesetti, alla Consigliera Vitri e al resto del gruppo PD, ho presentato un emendamento per chiedere che il criterio dei 15.000 abitanti venga rimosso dalla legge, per valorizzare così tutti i veri borghi marchigiani. Spero che lunedì in Consiglio si riesca a modificare la legge».

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