Pesaro

Lega Fano: «Due anni di ritardo sui lavori, costi aumentati e il sottopasso del Lido è per l’ennesima volta allagato»

L’impianto di sollevamento acque di piazzale Amendola è stato oggetto di 2 accessi agli atti. Lega: «Emergono criticità imbarazzanti». Ecco la situazione

Sottopasso allagato in zona Lido
Sottopasso allagato in zona Lido (Immagine di repertorio)

FANO – Passano gli anni ma certe cose a Fano sembrano non cambiare mai: ne è un esempio il sottopasso di viale Carducci che, puntualmente, ad ogni acquazzone si trasforma in un torrente in piena con tutti i disagi del caso. A stigmatizzare la situazione sono gli sponenti locali della Lega: «Due anni di ritardo sui lavori, costi aumentati del 44% e il sottopasso del Lido è per l’ennesima volta allagato. Purtroppo è questo l’epilogo dei lavori relativi alla vasca di raccolta dell’acqua di Piazzale Amendola».

Gli esponenti di minoranza puntano il dito sulla mancata entrata in funzione delle pompe che sarebbero adibite a far defluire l’acqua evitando gli allagamenti: «Nonostante i 700 giorni di ritardo sulla data prevista per l’entrata in funzione, gli uffici dell’assessore Tonelli non hanno ancora perfezionato l’allaccio elettrico che consentirebbe alle pompe di evitare quanto accaduto, l’ennesimo allagamento del sottopasso del Lido causato dal primo breve acquazzone stagionale. Siamo sinceramente curiosi di conoscere quale altra scusa bizzarra verrà addotta dall’amministrazione per nascondere l’imbarazzante gestione dei lavori. La Lega ha da sempre denunciato la poca trasparenza su tutta questa vicenda».

Il sottopasso

In effetti l’impianto di sollevamento acque di piazzale Amendola è stato oggetto di ben 2 accessi agli atti: il primo a fine 2019 ed il secondo a maggio 2020 da parte della Lega: «Dai documenti consegnati emergono criticità imbarazzanti che passano da modifiche progettuali in corso d’opera per rimediare ad errori progettuali e procedurali, con un aumento dei costi di realizzazione per oltre duecentomila euro».

La stessa questione elettrica è stata sollecitata più volte dai rappresentanti del carroccio, senza mai ricevere una risposta che mettesse paletti concreti e date certe: «Vista la situazione scandalosa la Lega porterà di nuovo un’interrogazione in consiglio comunale per far luce sulla vicenda, consci che l’unica certezza, ad oggi, è che la superficialità dell’Assessore ai lavori pubblici porterà la possibile entrata in esercizio dell’impianto a primavera 2022. In sintesi l’impianto entrerà in funzione dopo una nuova stagione di prevedibili e annunciati allagamenti; sempre che la stessa Tonelli non si inventi un altro “buon motivo” per giustificare la sua inadeguatezza o per scaricare la colpa ad altri».

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