Pesaro

Pesaro, i lavori al conservatorio partiranno in autunno: c’è il progetto esecutivo

Manutenzione, lavori strutturali e insonorizzazione per 5 milioni a palazzo Olivieri. «Sempre più città della musica»

La sede del conservatorio G. Rossini di Pesaro

PESARO – Presentato il progetto esecutivo di ristrutturazione di Palazzo Olivieri, sede storica dal 1892 del conservatorio di Musica “G. Rossini” di Pesaro.

Nel novembre 2021 il conservatorio pesarese risultò assegnatario di un finanziamento da parte del Ministero della Ricerca e dell’Università dell’importo di 5.530.000 euro, destinato “alla copertura delle spese per interventi strutturali e di messa in sicurezza nonché di manutenzione ordinaria e straordinaria di edifici di particolare valore storico-artistico che non sono di proprietà dello Stato e che ospitano conservatori musicali”.

Palazzo Olivieri riuscì ad essere riconosciuto quale sede di finanziamento grazie all’emanazione di un emendamento bipartisan, promosso dal conservatorio stesso e fortemente sostenuto dal Sindaco del Comune di Pesaro, Matteo Ricci e dal Presidente della Fondazione Rossini Gianni Letta, e inserito nella legge di bilancio dello Stato nel dicembre del 2020.

Nel progetto esecutivo presentato, l’intervento più consistente riguarda i circa 2.000 mq del piano terra che impatterà su una parte rilevante dell’attività didattica e sul funzionamento amministrativo dell’Istituto, con il completo rifacimento della pavimentazione delle aule, la realizzazione di un nuovo sistema di insonorizzazione e il recupero già in questa fase di spazi al piano nobile da dedicare all’insegnamento. Il piano terra, rivisto con una accessibilità completa, racconterà in maniera evidente una riorganizzazione del conservatorio adeguata ai tempi ed al ruolo di ente di eccellenza che gli compete.

Sul fronte dei lavori di manutenzione ordinaria, è previsto il ripristino di tutte le coperture dell’edificio, il rifacimento dell’intera rete elettrica e della rete termica con l’installazione di nuovi caloriferi e la predisposizione di un sistema impiantistico pronto per il passaggio alla futura centrale in comune con Palazzo Ricci. In programma anche il rinnovo della rete di smaltimento delle acque reflue e meteoriche, la compartimentazione tra auditorium e spazi didattici, oltre al restauro esterno degli ingressi storici.

Gli interventi straordinari di tipo strutturale prevedono la realizzazione di un ascensore in grado di raggiungere tutti i piani dell’edificio attualmente utilizzati, garantendo così il diritto all’accessibilità di tutti gli utenti e dei visitatori. Il nuovo ascensore sarà già predisposto per servire anche nuovi spazi, potenzialmente completabili con successivi interventi per i quali sarà necessario reperire nuovi finanziamenti. Rilevante il lavoro di aggiornamento dei punti di accesso e delle vie di fuga in attuazione delle disposizioni in materia di sicurezza e anti-incendio.

Per Fabio Masini, recentemente confermato alla direzione dell’Istituto si tratta di un «passaggio storico per il conservatorio Rossini e per la città di Pesaro con l’inizio della fase attuativa di un progetto che porterà alla riqualificazione della prestigiosa sede di Palazzo Olivieri, garantendo sicurezza, accessibilità, efficientamento delle risorse energetiche e degli spazi votati alla didattica e alla ricerca musicale nel nome del fondatore Gioachino Rossini». Il presidente del conservatorio Salvatore Giordano segnala che «come già dichiarato al momento della presentazione del dossier iniziale, sono felice di potere confermare anche oggi che questo risultato è il frutto di una sinergia maturata intorno ad uno sforzo condiviso tra il conservatorio Rossini, la Fondazione Rossini e il Comune di Pesaro. Un lavoro di squadra che ha reso possibile l’avanzamento di un progetto complesso e laborioso, nonostante la difficile congiuntura che sta vivendo il settore edile»

Il tavolo dei relatori

Il presidente della Fondazione Rossini Gianni Letta ha ribadito in una nota recapitata in occasione dell’evento come «il lavoro di squadra sapientemente guidato dal Comune di Pesaro e le Istituzioni rossiniane pesaresi permette di dare avvio alla procedura di gara e che questo è sicuramente il giusto metodo di lavoro anche per futuri traguardi».

Matteo Ricci, sindaco di Pesaro ha dichiarato in conferenza: «oggi ci sentiamo ancora più autorevoli nel rivendicare il nostro ruolo di Capitale Italiana della Cultura 2024 e Città Creativa della Musica UNESCO. Siamo molto contenti che in tempi rapidi si sia arrivati all’approvazione del progetto esecutivo di ristrutturazione di Palazzo Olivieri e all’avvio della gara per l’appalto dei lavori. Ora speriamo che si prosegua in maniera altrettanto celere, tutte le opportunità che derivano dagli investimenti hanno degli effetti collaterali da gestire».

Intervenuto anche il vice-sindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro Daniele Vimini che ha sottolineato come «abbiamo davanti a noi una fase veramente entusiasmante, sia per la Capitale Italiana della Cultura 2024, sia per i tanti investimenti che abbiamo attratto in città e ci consentono di riqualificare spazi centrali legati alla cultura, all’arte, alla musica».

Conclusa questa complessa fase, la procedura di gara si è già aperta con la scadenza delle domande di partecipazione delle imprese italiane interessate fissata al prossimo 17 luglio. Al termine della presentazione delle candidature, una commissione indipendente di tre membri nominata dal RUP Ing. Raniero De Angelis, valuterà le proposte acquisite, seguendo il criterio della offerta economicamente più vantaggiosa e del rispetto dei requisiti di accesso, quali il possesso delle certificazioni per potere operare in edifici sottoposti a vincoli storico-architettonici, quale Palazzo Olivieri.

Le tempistiche di valutazione dipenderanno dal numero di soggetti interessati e auspicabilmente nel mese di settembre si arriverà all’assegnazione all’impresa aggiudicatrice. Gli importanti lavori di ristrutturazione che avranno inizio previsto nell’autunno del 2023 prevedono un fitto cronoprogramma che dovrà concludersi entro dicembre 2024, data di scadenza fissata dal provvedimento di assegnazione del finanziamento ministeriale.

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