Pesaro

Latte e formaggi sequestrati, Cooperlat TreValli: «I controlli dei prodotti sul mercato non hanno evidenziato alcuna anomalia»

I Nas avevano sequestrato 90 tonnellate di prodotti e 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti. «Massima collaborazione»

PESARO – Sequestro di latte e prodotti caseari, Cooperlat precisa e rassicura. Nei giorni scorsi i Nas dei Carabinieri, delegati dalla procura di Pesaro hanno sequestrato circa 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di prodotti lattiero caseari, oltre che circa 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti, per un valore complessivo pari a poco meno di 800mila euro. I controlli allo stabilimento a Montemaggiore al Metauro, comune di Colli al Metauro e a Jesi. Le indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Pesaro mirano ad accertare l’utilizzo di sostanze sofisticanti e adulteranti nel circuito produttivo di prodotti lattiero caseari di grande distribuzione. Le indagini sono a carico di 10 persone e 3 società, al fine di verificare un complesso fenomeno di adulterazione e sofisticazione.

La replica della azienda non tarda. «Preme infine precisare che i controlli dei prodotti immessi sul mercato non hanno evidenziato alcuna anomalia.

In relazione alla notizia di stampa circa l’operazione dei Nas di Ancona e dell’Unità Investigativa Centrale Icqrf, intervenuta presso il sito produttivo caseario di Colli Al Metauro (Pu) di Fattorie Marchigiane Cons. Coop. Soc. Agricola, appartenente al Gruppo Cooperlat, intendiamo comunicare che abbiamo fornito e continueremo a fornire la massima collaborazione allo svolgimento delle indagini, nella consapevolezza del costante e corretto operato di Fattorie Marchigiane».

Poi il chiarimento ai consumatori. «Intendiamo precisare che le altre due strutture visitate nell’ambito dell’ispezione Nas/Icqrf sono un deposito di prodotti caseari, ubicato in Loria (Tv), dove gli ispettori hanno potuto constatare il perfetto stato degli ambienti sotto il profilo igienico-sanitario e l’altrettanta perfetta conservazione ed integrità dei prodotti ivi rinvenuti, nonché l’azienda agricola di un socio conferitore, Altavalmarecchia-Montefeltro (Rm), nella quale sono stati effettuati dei prelievi di materia prima per le relative analisi».

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