Pesaro

Lanzi (Siulp): «Mancano le pattuglie e tre agenti vengono chiamati alla sfilata del 2 giugno»

Il segretario della provincia di Pesaro e Urbino denuncia la situazione critica e la carenza di organico

PESARO – Carenza di personale, il Siulp, sindacato di polizia lancia l’allarme. E cita il caso della parata per il 2 giugno.

«La Polizia di Stato sta drammaticamente vivendo le conseguenze della stagione del blocco del turn-over. Ogni anno decine di poliziotti stanno andando in pensione e solo una minima parte è rimpiazzato. Questa situazione sta minando l’operatività e l’efficienza di quasi tutti gli Uffici, soprattutto di quelli impegnati in prima linea come la Polizia Stradale. Oramai dalle nostre strade provinciali le pattuglie della Polizia Stradale stanno scomparendo in quanto i colleghi della Sezione di Pesaro e dei Distaccamenti di Cagli e Urbino sono giornalmente chiamati a coprire i turni sulla rete autostradale, attività ritenuta dai nostri vertici prioritaria anche al fine di rispettare gli accordi stipulati con la Società autostrade».

Il segretario Marco Lanzi sottolinea quanto accade. «La notte tra questo venerdì e sabato addirittura non è stato possibile programmare neanche una pattuglia sull’intero tratto autostradale da Ancona Sud a Cattolica! Come è possibile allora che il nostro Dipartimento, con una nota del 12 maggio, decida di aggregare all’Istituto di formazione di Nettuno ben tre Agenti in forza presso la Sottosezione Polstrada ADL di Fano, da lunedì 16 maggio al 2 giugno, esclusivamente per addestrarli a partecipare alla sfilata della Festa delle Repubblica italiana che si terrà a Roma? Togliere tre Agenti ad un Reparto, già in profonda difficoltà operativa proprio per mancanza di personale, significa dargli il colpo di grazia e mettere a serio rischio la sicurezza del territorio, eliminando di fatto numerose pattuglie dalle nostre strade per un lungo periodo. Comprendiamo l’importanza celebrativa del 2 giugno, ma è inaccettabile sacrificare la sicurezza di una intera provincia per far marciare e sfilare come soldatini dei poliziotti ad una parata militare. Possibile che non ci fossero soluzioni alternative come attingere risorse da Reparti non operativi e non impegnati tutto il giorno in attività di polizia sulle strade? Le poliziotte e i poliziotti di questo Paese, in un momento storico che vede la nostra società sconvolta dagli effetti di una lunga pandemia e da una cruenta guerra nel cuore dell’Europa, con il loro impegno e la loro professionalità, pur tra sempre più frequenti difficoltà, stanno facendo di tutto per difendere la democrazia e tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica dei cittadini. Facciamogli fare il loro lavoro, nel rispetto della loro dignità professionale e delle loro funzioni. Crediamo che questo è quello che qualunque cittadino vorrebbe».

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