Pesaro

Lac Marche: «Ma quali aggressioni di lupi? In corso una campagna terroristica e denigratoria»

L'associazione animalista contro gli interventi di due politici regionali: il consigliere Giacomo Rossi (Civici Marche), e l’assessore all’Ambiente Aguzzi (Forza Italia): «La caccia è la causa, non il rimedio»

Lupi nelle Marche
Lupi nelle Marche

Continuano un po’ in tutta la regione le segnalazioni e gli avvistamenti di lupi che non raramente sarebbero additati come responsabili di mattanze ai danni di allevamenti o di attacchi ad animali domestici. L’ultimo episodio alcuni giorni fa a Marotta dove una giovane del luogo ha riferito di aver scacciato due lupi che stavano per attaccare il suo gatto. Nonostante un crescente clima di inquietudine, stigmatizzato anche da due interventi di due politici regionali, c’è chi ritiene che sia in corso una vera e propria campagna mediatica contro questi animali che potrebbe portare addirittura alla riapertura della caccia a questi predatori.

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A farsi portavoce di questa istanza è LAC Marche – Lega Abolizione Caccia per bocca di Danilo Baldini: «Continua la campagna terroristica e denigratoria nei confronti dei lupi, accusati di presunte, ma mai dimostrate, aggressioni ed uccisioni nei confronti di cani ed altri animali domestici o di allevamento. Negli ultimi tempi la discussione ha subìto un “salto di qualità” grazie agli interventi di due politici regionali: il consigliere Giacomo Rossi (Civici Marche), che nei giorni scorsi ha presentato in Assemblea regionale una interrogazione sulla presenza e sugli attacchi di lupi o lupi/ibridi nella Regione, allegando una serie di video e/o articoli pubblicati sulla stampa e sui social e depositando le denunce di presunti attacchi ed uccisioni ad opera di lupi e chiedendo alla Giunta regionale di adottare “idonee misure”, in sostanza, di riaprire la caccia al lupo!».

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Il delegato di LAC Marche denuncia le affermazioni, a suo dire, strumentali che sarebbero state rilasciate dagli esponenti politici regionali che sembrano non tenere conto del ruolo svolto dai cacciatori: sarebbero loro a spingere verso la costa con le loro battute le prede naturali di questi predatori che si trovano così a transitare nelle zone limitrofe alle città per inseguirle.

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«Alla interrogazione di Rossi, alla quale avrebbe dovuto rispondere l’assessore competente in materia, ovvero Carloni – prosegue Baldini – ha invece replicato l’assessore all’Ambiente Aguzzi (Forza Italia) il quale, premettendo la sua incompetenza, ha rilasciato però delle dichiarazioni assurde, quanto palesemente infondate, come quella ‘che la preda principale del lupo è il cane’ e quella ancora più infamante ‘che i lupi possono essere pericolosi anche per le persone, in particolare per i bambini’. L’unica cosa vera detta dall’assessore Aguzzi, essendo lui un cacciatore, è quando ha spiegato il perché i lupi si spingano fin sulla costa e nelle città, ossia per inseguire i cinghiali (che sono in effetti la loro preda preferita insieme ai caprioli), tralasciando però di spiegare il motivo per cui cinghiali e caprioli sentano il bisogno di lasciare i loro abituali habitat per spingersi fino al mare o nelle città, ovvero per sfuggire alle braccate dei cacciatori!».

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«Questo fatto è dimostrato anche statisticamente, visto che la maggior parte degli incidenti stradali che vedono coinvolti cinghiali e lupi avvengono nella maggioranza dei casi proprio durante la stagione venatoria e in particolare dalla seconda metà di ottobre fino a tutto il mese di gennaio, guarda caso proprio nel periodo in cui si svolgono le braccate al cinghiale! Tornando ai presunti attacchi dei lupi e sull’ultima “aggressione” in ordine di tempo, avvenuta vicino Senigallia, è lo stesso testimone ad affermare che dall’aspetto sembrerebbero lupi cecoslovacchi, che sono però dei cani, molto somiglianti ai lupi, ma pur sempre cani! Che si tratti quindi, nella maggior parte dei casi, di attacchi da parte di cani lupi cecoslovacchi, lo dimostra anche il fatto che mentre il lupo, per sua indole, è estremamente elusivo e diffidente, specie nei confronti dell’uomo, il lupo cecoslovacco, essendo un cane, non ha affatto paura di noi umani, ed anzi, visto che si tratta di esemplari probabilmente maltrattati ed abbandonati dai loro padroni, essi nutrono un profondo rancore ed odio nei confronti dell’uomo e per questo possono essere di gran lunga più pericolosi!».

«Inoltre – conclude Baldini – è da sfatare anche l’assunto secondo il quale saremmo invasi dai lupi. E’ vero che i lupi negli ultimi decenni, dopo aver rischiato l’estinzione, sono aumentati di numero, grazie proprio al cinghiale, loro preda principale, la cui specie alloctona è stata introdotta in Italia dai cacciatori a partire dagli anni ’70 del secolo scorso. Ma un lupo in una sola notte può percorrere anche molte decine di chilometri per seguire le orme dei cinghiali, per cui è altamente probabile che i lupi che vengono avvistati, fotografati o filmati in varie zone, anche distanti tra loro, siano in realtà sempre gli stessi! La Natura tende sempre a riequilibrare ed a compensare gli squilibri causati dagli uomini per i loro egoistici interessi, per cui non c’è alcun bisogno di “interventi” selettivi, tantomeno da parte di coloro che quegli squilibri li hanno determinati, ovvero i cacciatori!».

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