Pesaro

Isola del Piano, fattoria della legalità senza fondi. Vitri e Paolini: «La Regione finanzi il progetto»

Simbolo dell'antimafia e primo bene nelle Marche confiscato alla criminalità organizzata. «Vergognosa assenza della Regione»

ISOLA DEL PIANO – E’ il comune simbolo dei progetti per la legalità, grazie ai beni sequestrati alle mafie su cui sorge una fattoria didattica. Ma mancano i soldi dalla Regione, ed è polemica.

«Dopo oltre tre anni di inaccettabile latitanza e impegni disattesi, la Giunta Acquaroli ripristini immediatamente il contributo di 240.000 euro, stanziato dalla Giunta regionale con DGR il 27 gennaio 2020 e revocato dall’attuale maggioranza di centrodestra,  per la riqualificazione della Fattoria della Legalità a Isola del Piano».

Questo è l’appello della Consigliera Micaela Vitri assieme a Giuseppe Paolini, Presidente della Provincia di Pesaro-Urbino e Sindaco di Isola del Piano, Lorenzo Alessandroni, Presidente Associazione Fattoria della Legalità, Claudio Clini, Presidente ARCI Pesaro Urbino, Lilli Gargamelli, Segretaria SPI CGIL Pesaro-Urbino, Elio Cerri, Segretario SPI CGIL Marche e Don Paolo Gasperini, Vice Presidente Libera Marche.

«È stato così presentato un atto ispettivo, di cui sono prima firmataria e sottoscritto anche dal collega Andrea Biancani, da tutto il gruppo PD Marche e da Marta Ruggeri del Movimento 5 Stelle, con il quale chiediamo alla Giunta Acquaroli di rispettare la Legge Regionale 27/2017 ”Norme per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile” chiedendo di sostenere economicamente i Comuni che gestiscono i beni confiscati alla mafia come fanno molte Regioni: nel 2023 la Toscana ha stanziato 3.152.744,40 euro, l’Emilia- Romagna 352.000, il Lazio 250.000, la Lombardia 1.560.071,98 e la Campania 1.800.000. Nelle Marche in 3 anni non è stato stanziato un solo euro e sono stati addirittura tolti i 240mila euro già previsti».

«La Fattoria della Legalità – continua Vitri – è il primo bene bene confiscato alla criminalità nelle Marche e affidato a Isola del Piano, Comune di circa 600 abitanti, divenuto un simbolo dell’Antimafia nel nostro territorio. Le risorse messe a bilancio nel 2020 erano indispensabili per ristrutturare il casolare confiscato. Vergognosa è dunque l’assenza della Giunta Acquaroli rispetto ad una realtà sociale ed educativa divenuta un modello nazionale anche grazie ai progetti avviati in collaborazione con Libera».

Attualmente nelle Marche sono 98 i beni confiscati alla mafia. «Oltre all’emblematica esperienza di isola del Piano, vale la pena ricordare la storia di Cupramontana, dove un rudere della Banda della Magliana è stato trasformato in un centro per pazienti con disturbi psichici, così come i due immobili a Fano destinati a progetti di cohousing per mamme sole. Ci auguriamo – conclude Vitri-  che la Giunta Acquaroli sia nostra alleata nella lotta ad ogni forma di criminalità organizzata, reintroduca il prima possibile il contributo di 240.000 euro per la Fattoria della Legalità a Isola del Piano e sostenga con risorse del bilancio regionale tutti i comuni marchigiani che gestiscono questi beni».

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