Pesaro

«Interrompere la scuola per le elezioni? Una mancanza di attenzione evitabile». È polemica a Pesaro

Il gruppo consigliare Forza Pesaro un gran bel po' esprime «forte rammarico per la pausa forzata dopo l'inizio della scuola». Ecco cosa dice

Scuola dell'infanzia

PESARO – Scuola ed elezioni, il gruppo consiliare Forza Pesaro un gran bel po’ si dice contrario a questa scelta. E spiega: «II 14 settembre, riparte finalmente l’anno scolastico – spiega il capogruppo Luca Pandolfi – Il mondo della scuola è impegnato da tempo, nella riorganizzazione degli istituti scolastici, con l’obiettivo di garantire il rispetto delle linee guida ministeriali, salvaguardando la salute dei ragazzi, degli insegnanti e del personale Ata e con la consapevolezza della necessità di riprendere l’attività educativa ed il programma d’istruzione per i nostri ragazzi».

E aggiunge: «Un grande sforzo dei dirigenti scolastici e del personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario che in questi giorni è impegnato nella riorganizzazione degli spazi, dell’attività educativa e degli orari. Un impegno per l’amministrazione comunale che ha appaltato l’esecuzione di decine di interventi di sistemazione degli spazi interni ed esterni alle scuole statali di  competenza, finanziati con il contributo ministeriale di 520.000 euro, immediatamente impegnato dal Comune.

Lavori essenzialmente di ampliamento degli spazi, di sistemazione degli accessi alle scuole ed interventi che riguardano le mense, ma anche la riorganizzazione del servizio di trasporto scolastico, di competenza del comune».

Le difficoltà sono tante e i protocolli prevedono anche misure molto stringenti di controlli, verifiche e tamponi in caso di sintomi riconducibili al covid. Ci sono già situazioni di bambini che devono aspettare l’esito degli esami per rientrare a scuola. Insomma, un anno con tanti possibili stop and go sulla carta. Da ultimo ecco le elezioni, altra interruzione.

«Vista la concomitanza, dell’apertura delle scuole con la tornata elettorale delle regionali e del referendum, l’amministrazione comunale, nel mese di luglio, non appena ricevute indicazioni dalla regione, si è attivata con i suoi tecnici, dei servizi elettorali e delle opere pubbliche, per valutare la possibilità di spostare gli oltre 90 seggi presenti a Pesaro, dalle scuole ad altri locali del comune.

Data l’interruzione dell’anno scolastico in presenza era volontà dell’amministrazione comunale di non interrompere l’attività scolastica appena ripresa, dalle scuole sedi dei seggi, un segnale concreto ma anche simbolico, dell’importanza che ha per noi la scuola.

L’approfondimento e le valutazioni effettuate dai tecnici, hanno evidenziato l’impossibilità di poter procedere all’individuazione e spostamento in sedi alternative, entro la data delle elezioni del 20 e 21 settembre. L’iter infatti prevede l’individuazione di nuove sedi secondo indicazioni ben precise, la presentazione del progetto di spostamento di ognuno dei 90 seggi alla Prefettura per l’autorizzazione ed infine, l’esecuzione dei lavori per mettere a norma gli spazzi individuati. Le difficoltà emerse a Pesaro di ordine pratico, organizzativo e leale, sono  quelle che si sono manifestate in tutti i comuni della Regione, con le nostre dimensioni. Infatti, con il comunicato dell’A.N.C.I. Marche dei primi di agosto, i comuni delle Marche,  hanno dichiarato l’impossibilità di procedere a tale spostamento per le elezioni di settembre».

«Quest’anno – continua Pandolfi – proprio in ragione dei lunghi mesi di chiusura dell’attività scolastica in presenza, viviamo questa pausa della scuola per le elezioni, con rammarico, come una mancanza di attenzione nei confronti del mondo dell’educazione!».

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