Pesaro

Incidente mortale a Rosciano e sicurezza delle strade: FdI e Nuova Fano all’attacco dell’amministrazione

Non si placano le polemiche sulla sicurezza della viabilità fanese dopo lo schianto mortale costato la vita ad Alessandro Minardi. La pericolosità del tratto è stata denunciata anche dai residenti

La zona dove si è consumato l'incidente
Zona soggetta a incidenti

FANO – Non si placano le polemiche sulla sicurezza della viabilità fanese dopo lo schianto mortale costato la vita ad Alessandro Minardi consumatosi a Rosciano lo scorso 8 settembre. La pericolosità del tratto dove è accaduto l’incidente è stata denunciata anche dai residenti che auspicano il realizzarsi al più presto di rotatorie per minimizzare i rischi di una svolta che viene utilizzata non raramente anche contromano.

A sottolineare la pericolosità della zona ed attaccare l’amministrazione ci hanno pensato gli esponenti locali di Forza Italia Fano che denunciano « la inaccettabile e gravissima superficialità con cui l’assessore Tonelli affronta le criticità relative alla sicurezza della viabilità a Fano. La morte avvenuta nell’incidente a Rosciano in via Campanella, è di una gravità inaudita, in quanto annunciata. I residenti la zona sono anni che denunciano la mancanza di sicurezza in quel tratto di strada e la pericolosità dell’incrocio. Rimasti sempre inascoltati i cittadini fanesi (con svariate segnalazioni e richieste fin dal 2018), oggi si trovano a dover piangere una morte, che si poteva e si doveva evitare. L’incapacità, l’inerzia e la superficialità dell’assessore Tonelli, impongono che la stessa rassegni immediatamente le proprie dimissioni».

E rincarano ancora la dose stigmatizzando le scelte dell’amministrazione e l’operato dell’assessora Tonelli: «Questa amministrazione dimostra, ancora una volta, la propria inadeguatezza e mancanza di serietà nell’affrontare le criticità e problematiche che affliggono Fano. L’incidente rappresenta soltanto l’apice di una lunga serie di errori dell’assessore Tonelli, la quale dovrebbe assumersi le proprie responsabilità, ammettere la propria incompetenza e lasciare l’incarico ad una figura che abbia i requisiti necessari per assolvere il ruolo di assessore ai lavori pubblici, nella terza città delle Marche».

Dello stesso tenore l’affondo di Nuova Fano che punta il dito sui provvedimenti annunciati dall’amministrazione per rendere più sicure alcune strade: «Siamo alle solite: via Trave conferma l’ennesimo flop dell’Assessore alla qualità urbana Fabiola Tonelli. Presto sarà la stessa sorte se non peggio in via Bellandra e via Galilei nel Quartiere di Sant’Orso dove le annunciate porte (di ristringimento della carreggiata) che saranno attuate dopo l’asfaltatura dovranno secondo l’Assessore rallentare il traffico delle auto. Non possiamo che essere d’accordo con i residenti di via Trave che stanno subendo le difficoltà oggettive di un’opera sbagliata e temiamo purtroppo che la stessa cosa accada anche in Via Bellandra. Perché spendere soldi inutilmente creando il pericolo anziché toglierlo quando esistono soluzioni certamente più sicure capaci di condizionare chi guida sbadatamente una autovettura? La zona Km. 30 se non è accompagnata da un sistema valido a dissuadere chi guida serve solo per togliere dalle responsabilità il Comune in caso di incidente mentre invece se accompagnato da telecamere atte a rilevare la velocità e a multare chi non rispetta il limite serve a risolvere il problema una volta per tutte».

E concludono: «Forse sarebbe costata meno soldi pubblici fare la seconda opzione anziché costruire un percorso stretto contornato da muretti che invitano i meno disciplinati a spingere sull’acceleratore per passare per primi. Forse qualche volta ascoltare i cittadini farebbe bene e aiuterebbe, chi poco esperto, a fare progetti sicuri spendendo anche meno ma ascoltare i cittadini ormai abbiamo capito che non è la priorità di questa Amministrazione. Purtroppo l’incidente con le gravi conseguenze accaduto ieri in via Campanella lo insegna. Certamente la dinamica di quanto è accaduto va vagliata dagli organi di Polizia preposti ma il pericolo in quel luogo era già, dal 2018, stato segnalato all’Amministrazione comunale più volte».

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