Pesaro

Impianti fotovoltaici nell’alto pesarese: c’è chi dice no: «Non si può compromettere il territorio»

In Consiglio regionale è stata discussa una mozione per contrastare la realizzazione di due impianti fotovoltaici su terreni agricoli a Montecalvo in Foglia

Agrivoltaico (fonte regionieambiente.it)
Agrivoltaico (fonte regionieambiente.it)

PESARO e URBINO – Impianti fotovoltaici? C’è chi dice No. nello specifico si tratta dei Consiglieri regionali Biancani e Vitri. Continuano le schermaglie nell’alto pesarese in merito alla possibilità di creazione di impianti fotovoltaici ed agrivoltaici.

In Consiglio regionale è stata discussa una mozione a prima firma dei Consiglieri sopracitati per chiedere alla Regione di attivarsi per contrastare la realizzazione di due impianti fotovoltaici su terreni agricoli proprio tra le frazioni di San Giorgio e Borgo Massano del Comune di Montecalvo in Foglia. I due impianti per cui è stata richiesta l’autorizzazione al Comune avrebbero una superficie di circa 35000 mq di terreno agricolo, con una potenza complessiva di circa 2,5 MW.

Micaela Vitri con Andrea Biancani

«Un impianto attaccato alle abitazioni – spiegano Biancani e Vitri – che sottrarrebbe notevoli porzioni di terreno agricolo alla comunità locale, compromettendo la produzione e anche il paesaggio e la possibilità di sviluppo urbanistico delle due frazioni, rischiando di accelerarne anche lo spopolamento. L’esigenza di un incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili va conciliata con quella di tutelare il suolo agricolo, il paesaggio, l’ambiente, gli assetti urbanistici e sociali esistenti, le produzioni agroalimentari locali e la biodiversità, per questo esprimiamo la nostra contrarietà alla realizzazione di grandi impianti su suolo agricolo come quelli proposti a Montecalvo e a Sant’Angelo in Vado».

E proseguono mostrando come non si tratti di una questione sorta oggi: «Già nel 2021 avevamo sollevato, con un’interrogazione, il problema che questo tipo di impianti, utilissimi e sostenibili dal punto di vista energetico, ma potenzialmente impattanti sull’ambiente, potessero essere realizzati su suolo agricolo. La Regione aveva assicurato che le norme in vigore erano sufficienti a tutelare i territori, ma così non è stato e la richiesta di realizzazione di questi due impianti, come in precedenza quelle per impianti a Fano e Cartoceto, ne sono la prova».

Da qui una mozione congiunta con altre forze politiche: «Per questo abbiamo presentato una mozione sottoscritta da tutti i Consiglieri del Gruppo PD, dalla Consigliere Marta Ruggieri (5 Stelle) e dal Consigliere Giacomo Rossi (Civici Marche) che è stata votata all’unanimità, nella quale chiediamo alla Regione non solo di ribadire la contrarietà agli impianti di Montecalvo e Sant’Angelo e in generale a quelli che consumano suolo agricolo, ma anche di sollecitare il Governo nazionale, anche tramite i Parlamentari marchigiani, ad emanare i decreti attesi da luglio 2022, che dovrebbero indicare le linee guida per individuare i siti realmente idonei a questi impianti. Ogni Regione infatti, per legge, dovrebbe predisporre un elenco delle aree idonee e quelle non idonee, per farlo, però, servono le linee guida nazionali che non sono mai state emanate. Tutti – ribadiscono Biancani e Vitri – riteniamo importante che il Governo emani al più presto le linee guida per le aree idonee ma ci auguriamo che queste abbiano l’obiettivo di tutelare realmente le aree agricole marchigiane che rappresentano un patrimonio unico al mondo».

Un No che non boccia la strada dell’energie sostenibili, rinnovabili e green ma che chiede che queste non vengano realizzato deturpando e danneggiando un patrimonio già presente: «Quella della sostenibilità è la strada giusta ma dobbiamo accelerare sulle energie rinnovabili senza compromettere il nostro patrimonio paesaggistico e agricolo. Dovremmo puntare invece a impianti realizzati sul costruito, utilizzando tetti di edifici agricoli, industriali e residenziali, limitando gli impianti a terra a quei terreni privi di utilizzo agricolo o alle aree urbane compatibili con impianti rialzati, come ad esempio i parcheggi. Abbiamo, nella nostra Regione decine di migliaia di ettari di superfici occupate da edifici, quindi le aree alternative ai suoli agricoli non mancano di certo. Serve solo la volontà politica di pensare alla sostenibilità ambientale a 360 gradi, perché le scelte che facciamo oggi, sappiamo per certo, che avranno impatti notevoli sul futuro. Pensare ad un consumo di suolo senza regole che tutelino i terreni agricoli, anche se è per l’energia rinnovabile, significa non difendere il valore aggiunto che questi terreni rappresentano e potranno rappresentare in futuro per i marchigiani, in termini ambientali, economici e di qualità della vita. In Consiglio Regionale è stata anche votata una seconda mozione, che come gruppo del PD abbiamo integrato e sostenuto, che impegna la Regione ad esprimere la propria contrarietà anche rispetto alla realizzazione di un ulteriore impianto fotovoltaico in area agricola all’ingresso di Sant’Angelo in Vado».

Ti potrebbero interessare