Pesaro

Il Csi sospende calcio a 8, a 5 e volley, ma chiede chiarezza: “Le sale Bingo sì e lo sport no?”

Il Comitato Provinciale sottoscrive la lettera che il comitato nazionale ha inviato al Ministero e comunica la sospensione dei campionati in partenza: «Non possono rimetterci sempre i più fragili»

FANO –Il Csi sospende i campionati, ma chiede chiarezza al Ministero. Lo stop forzato ai campionati decretato dal nuovo Dpcm del 18 ottobre di fatto obbliga il comitato provinciale a sospendere i campionati che si preparavano finalmente a partire, tra cui calcio a 8, volley e Calcio a 5. Una decisione dovuta ma che lascia l’amaro in bocca al comitato che sottolinea una certa incongruenza tra i vari settori.

Non a caso, il giorno dopo la pubblicazione del nuovo decreto, il comitato nazionale ha subito scritto al Governo ed ai propri associati manifestando tutto il disappunto.

Pagnetti e Bosio
Pagnetti e Bosio

«Il DPCM – si legge nella lettera del presidente nazionale Vittorio Bosio, sottoscritta anche dal presidente pesarese Marco Pagnetti – ammette la possibilità di svolgere gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse nazionale o regionale dal Coni e dalle rispettive federazioni sportive nazionali e enti di promozione sportiva. In questo ambito, e credo sia evidente a tutti, rientrano pienamente i campionati nazionali del CSI, nonché le relative fasi provinciali. Non c’è alcun dubbio. Abbiamo riflettuto, però, su quale fosse l’intento del Governo e abbiamo deciso di fermarci anche noi, nonostante in più di un’occasione abbiamo dimostrato di essere diversi dagli altri enti di promozione sportiva. In attesa di avere una risposta dal ministero che chiarisca i nostri dubbi, era doveroso fermarsi, perché, come diciamo sempre, la sicurezza è al primo posto».

I dubbi ai quali Bosio e Pagnetti si riferiscono sono quelli relativi al via libera che hanno avuto alcuni locali, come ad esempio le sale bingo.

«Quando leggiamo che si può frequentare una sala bingo – precisano i due -, ma non un campo di calcio, iniziamo ad avere qualche preoccupazione che alla fine, ad essere dimenticati, siano i più fragili, i giovani sportivi e le giovani atlete, i dirigenti di base e gli allenatori appassionati. Come Csi cercheremo di provare tutte le strade affinché si trovi il modo di continuare a fare qualcosa, fossero anche solo forme di allenamento o simili».

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