Pesaro

Macchinari interconnessi e intelligenza artificiale: ecco come l’Hsd Mechatronics di Pesaro azzera gli errori

L'azienda punta a tecnologie innovative dell'industria 4.0 per una produzione senza difetti e sostenibile. Il progetto coinvolge l'UnivPm e l'Università La Sapienza, oltre ad una PMI di Perugia

La presentazione del progetto

PESARO – Sensori di macchinari interconnessi, intelligenza artificiale e nuove tecnologie per azzerare gli errori. HSD Mechatronics – dopo la nomina a Lighthouse Plant del Cluster Fabbrica Intelligente avvenuta con l’ufficialità del ministero dello Sviluppo Economico – ha presentato il progetto Elettrospindle 4.0: l’elettromandrino interconnesso che rappresenta una sfida nella realizzazione di una nuova generazione di prodotti innovativi e un prototipo di linea di produzione a zero difetti, che si basa sulla raccolta e l’impiego di dati dai prodotti e dai processi di produzione per rilevare difettosità a qualsiasi livello e fornire così modelli di impiego e di progetto ottimali.

Tramite un’azione coordinata sul territorio, HSD Mechatronics coinvolgerà due realtà accademiche, Università Politecnica delle Marche e Sapienza Università di Roma, e una PMI, EN4 di Perugia, per sperimentare il Light House Plant in modo concreto anche in fase progettuale.

Fabrizio Pierini

Fabrizio Pierini, HSD Division General Manager, ha spiegato: «Per HSD, l’obiettivo di questo progetto di grandissimo valore è la creazione di una filiera digitalizzata, interconnessa, intelligente, resiliente, focalizzata sulla qualità e sul time-to-market: per questo l’Impianto Faro mira a diventare il primo Lighthouse Plant Zero Defects, una control room centralizzata che sarà in grado di rilevare difettosità a qualsiasi livello di costruzione e operatività e di fornire modelli ottimali. Quindi apertura e condivisione del know-how, informazioni e dati in una logica win-win in cui a vincere sono i clienti, i fornitori, l’azienda e il sistema territoriale, con l’ambizione di aiutare, nel nostro piccolo, l’intero sistema Paese».

Il progetto, che impatterà su tre linee di prodotti HSD, si articola in 11 obiettivi realizzativi per lo studio di prodotti innovativi e di processi produttivi integrati con la filiera di fornitura, interventi sulla sostenibilità di prodotto, Intelligenza Artificiale e Machine learning.

Le nuove tecnologie digitali hanno reso possibile una trasformazione che può aiutare le aziende a rendere tutti i processi aziendali più efficienti e anche il settore del manifatturiero tende a muoversi verso la creazione di fabbriche intelligenti. Si tratta di modelli di business e processi quanto più possibile efficienti, grazie all’integrazione della filiera di fornitura nel sistema di raccolta e gestione dei dati attraverso sistemi e tecnologie di big data e di realtà aumentata.

L’interno della Hsd di Gradara (Pu)

Luca Manuelli, Presidente di Cluster Fabbrica Italiana ha aggiunto, «Con il nuovo Lighthouse Plant di HSD, il Cluster Fabbrica Intelligente riafferma la sua missione di accompagnare l’evoluzione delle industrie manifatturiere italiane verso le prossime frontiere tecnologiche indispensabili per competere ed affidando la missione di dimostratore ad eccellenze italiane di dimensione più contenuta, dopo le grandi aziende capo-filiera con il quale il Cluster ha avviato le Fabbriche Faro di prima generazione. Le nuove tecnologie digitali vanno verso un modello “Zero Defects” che implica minori sprechi e riutilizzabilità di un componente o di un bene in una seconda vita in una logica pienamente sostenibile. Anche in questa iniziativa il Cluster fornirà il suo supporto a HSD per favorire lo sviluppo di un ecosistema collaborativo nella logica di Filiera e di Open Innovation».   

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