Pesaro

Guerra in Ucraina: ecco come inviare aiuti alla popolazione sotto assedio

Attivato un numero di emergenza attivo dal lunedì al venerdì e un Iban per le donazioni. Si attendono dal Governo, tramite la Prefettura, indicazioni sullo status giuridico-burocratico di eventuali profughi che dovessero giungere in Italia

Foto di MURAT GOCMEN - Adobe Stock

FANO – Il conflitto in Ucraina ha suscitato numerose reazioni non solo nella comuni ucraina locale ma anche da parte dei tantissimi italiani che in questi giorni chiedono alle istituzioni come poter aiutare i civili ucraini colpiti da questa piaga e tenuto sotto scacco dall’esercito russo.

Per evitare iniziative improbabili e velleitarie iniziative personali una prima risposta a questa volontà umanitaria è giunta dalla Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola che il 1° marzo, durante l’incontro di coordinamento diocesano a cui hanno partecipato i vicari, gli uffici pastorali, le associazioni laicali e di volontariato presenti sul territorio, ha espresso la volontà di attivare le opportune iniziative a sostegno delle persone colpite dalla guerra in Ucraina.

È stata istituita una cabina di regia, guidata da Caritas diocesana, in stretto contatto e sinergia con la rete della Caritas Italiana e della delegazione Caritas Marche, che si farà promotrice e coordinatrice delle varie azioni che saranno intraprese.

Per quanto riguarda le attività di assistenza alle persone sfollate negli Stati limitrofi all’Ucraina, attualmente il modo più efficace è la raccolta delle disponibilità di alloggi, indicando numero di posti e tempo di accoglienza, e di donazioni da parte di parrocchie, privati, enti, aziende e associazioni. Le disponibilità possono essere comunicate al n. 391/1485502 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 o via mail info@caritasfano.net

È possibile contribuire alla raccolta fondi, utilizzando il conto corrente della Fondazione Caritas Fano, esprimendo la causale “Europa/Ucraina” al seguente IBAN: IT 15 X 0521624310000 000012938

Si attendono inoltre dal Governo, tramite la Prefettura, indicazioni sullo status giuridico-burocratico di eventuali profughi che dovessero giungere in Italia, in modo da attivare le specifiche forme di protezione, accompagnamento e inclusione degli stessi nella rete sociale locale. La Diocesi è disponibile a orientare e fornire informazioni a riguardo ed esprime la propria vicinanza alla Comunità Ucraina Marchigiana.

Ti potrebbero interessare