Pesaro

Gradara, il bacio di Rodin grazie alla tecnologia Stark è interattivo e intelligente

Accanto alla statua di Paolo e Francesca, la ImageWall: una ricreazione dell'opera olografica grazie alla digitalizzazione in 3D

La mostra a Gradara

GRADARA – Il “Bacio” di Auguste Rodin, l’immagine iconica dell’amore tra Paolo e Francesca, come non è stato mai visto prima, grazie all’intelligenza artificiale e alla digitalizzazione, che arricchiscono il capolavoro della Fondazione Giannada in esposizione a Palazzo Rubini Vesin di Gradara, nella mostra curata da Ferruccio Farina e Sandro Parmiggiani e aperta fino al prossimo 30 agosto.

L’obiettivo è quello di rendere il percorso museale più ricco e avvincente con la ricostruzione virtuale dell’opera, in modo che il visitatore possa interagire con essa e scoprirne dettagli e aspetti invisibili ad occhio nudo. «Sorprendere e divulgare, aggiungendo spettacolarità e interazione», spiega il visual designer Paolo Buroni, fondatore di Stark, che ha lavorato all’esposizione con la grafica Sabine Lindner e i creative designer Alex ed Alice Buroni, in stretta collaborazione con Distori Heritage, il gruppo dell’Università Politecnica delle Marche di Ancona, diretto dal professor Paolo Clini che ha collaborato alla delicata acquisizione tridimensionale dell’opera.

Nella sala dove è esposta l’opera originale del maestro francese, un mondo di cieli virtuali sottolinea la purezza del ‘bacio’ e coreografa lo spazio. Nell’adiacente sala dell’ologramma, l’opera è “ricreata” in 3D e il visitatore la vede davanti ai suoi occhi senza ausilio di alcun device, grazie a uno speciale “Image Wall olografico”. Da un punto di vista concettuale, Paolo Buroni considera questo processo, «non una semplice riproduzione, ma una sorta di ‘ri-creazione’ dell’opera in forma virtuale, che permette una esperienza e un’emozione aggiuntiva». Infatti, grazie all’interattività touchless, il visitatore può con il solo movimento delle mani a distanza orientare la statua nello spazio e ingrandirne ogni dettaglio per scoprire la sua fattura e tutti gli aspetti non visibili ad occhio nudo.

«Si tratta di una tecnologia assolutamente innovativa e spettacolare, progettata e realizzata a Cagli, che abbiamo anche brevettato – racconta Paolo Buroni – e che si distingue, tra l’altro, per la sua straordinaria luminosità che la rende perfettamente visibile anche con la luce del giorno: si chiama Stark ImageWall ed è un’elegante e innovativa video-parete che può raggiungere fino ad oltre 20 metri di base con un’altissima definizione e qualità di immagine. Grazie alla nostra esclusiva soluzione ‘StarkHolofoil’ offre la possibilità di visualizzare vere e proprie immagini tridimensionali unitamente ad un’estetica elegante e raffinata».

«Oggi con le nuove tecniche fotogrammetriche possiamo creare quelle che io definisco copie autentiche, veri miracoli digitali che ci mostrano l’opera d’arte come neanche i nostri occhi potrebbero mai vedere – sottolinea Paolo Clini -. Con il bacio di Rodin abbiamo proprio ricreato questa copia perfetta che, alla maniera delle antiche copie delle statue greche, diviene essa stessa un’opera d’arte».

«Ci siamo aperti con piena convinzione alla digitalizzazione, che ci ha permesso di rendere il visitatore partecipe di un’esperienza che ha come obiettivo la conoscenza di un’opera d’arte oltrepassando ogni barriera fisica – spiega Filippo Gasperi, sindaco di Gradara -. Siamo orgogliosi di aver dato, insieme al supporto tecnologico di Stark, un ulteriore contributo all’obiettivo di vedere crescere l’accesso del pubblico al nostro patrimonio culturale».

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