Pesaro

Giornata della Memoria, otto medaglie per i pesaresi internati nei lager nazisti

Cerimonia sobria e commossa in Prefettura. E il Comune lancia il video per ricordare la shoah. «Una responsabilità e un dovere», dice il presidente del consiglio cittadino Perugini

Le celebrazioni in Prefettura a Pesaro per la Giornata della Memoria

PESARO – Il Giorno della Memoria, otto medaglie per i deportati e internati nei lager nazisti. E un filmato. Nella mattinata del 27 gennaio al Salone Metaurense della Prefettura, in occasione della Giornata della Memoria, il prefetto, Vittorio Lapolla, ha consegnato otto medaglie d’onore alla memoria di cittadini, residenti in cinque Comuni della provincia, deportati e internati nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale.

La significativa cerimonia, è stata organizzata congiuntamente al Comune di Pesaro e all’Ufficio Scolastico Provinciale. Insieme ai parenti degli insigniti erano presenti le massime autorità militari provinciali ed i Sindaci dei Comuni di residenza degli insigniti (Pesaro, Urbino, Fano, Mondavio e Gradara).

La cerimonia per il “Giorno della Memoria”, celebrata in una cornice alquanto sobria e molto ristretta a causa della attuale situazione pandemica, si è svolta con grande partecipazione e commozione dei presenti per le dirette testimonianze di alcuni familiari degli insigniti e per l’atmosfera che i giovani studenti del Liceo Scientifico Musicale Marconi hanno saputo creare con musiche, letture e canzoni dedicate alla Shoah.

Il sindaco Matteo Ricci interviene: «Com’è stato possibile tutto questo? Non è facile rispondere. Quando il fanatismo ideologico prevale sulla ragione a volte la storia prende un piano inclinato che può portare aberrazioni, come quelle accadute. Una pagina buia della nostra storia che non va dimenticata, affinché fatti del genere non capitino più. La lotta contro l’intolleranza e il razzismo non è ancora vinta, per questo ogni giorno è importante tenere viva la memoria. Negli ultimi anni sono riaffiorati sentimenti di intolleranza e razzismo. Le parole di una grande donna pesarese come Liliana Segre sono oggi di grande attualità e di esempio per tutti».  

Anche la città di Pesaro torna a stringersi – simbolicamente – per celebrare e onorare la Giornata della Memoria istituita in ricordo del 27 gennaio 1945, quando le truppe sovietiche abbatterono i cancelli di Auschwitz.  

Sui social del Comune (nelle pagine Facebook @comunedipesaro @matteoriccipesaro @presidentemarcoperugini) e nelle aule degli istituti scolastici è stato trasmesso un video che «raccoglie il cammino condiviso fatto dalle istituzioni, dagli studenti e dai loro docenti negli ultimi 6 anni». 

Nel filmato, realizzato dal filmaker Davide Lomma, si alternano le voci del sindaco Matteo Ricci, del presidente del Consiglio comunale Marco Perugini, dell’assessore alla Gentilezza e alla Crescita Giuliana Ceccarelli. E le testimonianze, i racconti e i messaggi realizzati dai ragazzi, dagli insegnanti e dalle istituzioni scolastiche del territorio dal 2015 per sottolineare la necessità di vivere, anche quest’anno, la Giornata della Memoria. 

«Una responsabilità da rispettare in ogni condizione – ha detto Perugini -. C’è un virus molto più insidioso, duraturo e forte di quello che occupa i riflettori in questi mesi: è quello della discriminazione e dell’intolleranza. Lo stesso che, 76 anni fa, uccise più di 6 milioni di persone. È un avversario di cui parlare e da combattere, quotidianamente e con costanza». 

«Non volevamo che questa ricorrenza passasse sotto silenzio. Per questo, insieme ai docenti di ciascun istituto, all’UST di Pesaro-Urbino, al Conservatorio, abbiamo pensato che quest’anno “il fare memoria” potesse realizzarsi attraverso un filmato da condividere nello stesso istante, per sentirci vicini», ha sottolineato Ceccarelli. 

Nel ringraziare tutti per il contributo, Perugini e Ceccarelli hanno augurato agli studenti «che queste emozioni rimangano nel percorso personale di crescita di ciascuno, insieme alla consapevolezza che non si può restare indifferenti, ma bisogna impegnarsi affinché queste nefandezze non si ripetano e quella storia non si scolorisca nella nostra memoria». 

Ecco chi ha ricevuto la medaglia d’onore

Lazzaro Benvenuti di Pesaro, militare deportato dall’ 8.9.1943 al 1°.05.1945 – Internato nei lager di DACHAU e di LIMBURGH. Ha ritirato la medaglia il figlio Bruno.

Luigi Foschi di Pesaro: militare, ha partecipato alla Guerra di Libia, Grecia e Albania- Deportato dal 1.9.1943 all’8.5.1945- Internato nello STAMMLAGER  di KREFELD e di  FICHTENHAIN. Ha ritirato la medaglia la figlia Cristina.

Giuseppe Miccoli di Pesaro. Militare deportato dall’8.9.1943 all’8.5.1945 – Internato a MAGDEBURAGO nel lager di BERGEN BELSEN. Ha ritirato la medaglia la figlia Angela.

Arduino Martinelli di Urbino: militare deportato dal 8.9.1943 al 8.5.1945 – Internato nel II STAMMLAGER A – SCHWERIN al confine con la Polonia. Ha ritirato la medaglia la figlia Marsina.

Leandro Benini di Fano, militare deportato dal 15.10.1943 al 25.8.1945 – Internato a WIETZENDORF e nel lager di  SANDBOSTEL. Ha ritirato la medaglia il figlio Luciano.

Tommaso Fabriani di Fano, militare deportato in Germania il 1.10.1943 nella zona di DUSSELDORF  dove è deceduto il 27.6.1944 ed è ancora li sepolto. Ha ritirato la medaglia il figlio Donato.

Angelo Albertini di Gradara, militare deportato dal 14.9.1943 al 29.4.1945 – Internato nello STAMMLAGER  IX C di BAD SULZA. Ha ritirato la medaglia la nipote Mariangela.

Attilio Montesi Mondavio, militare deportato dal 9.9.1943 a 3.7.1945 – Internato in Germania. Ha ritirato la medaglia il nipote Francesco Montesi.

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