Pesaro

Gabicce, accoltellato in strada, arrestati gli aggressori: sono due fratelli

Un uomo di 57 anni di origini napoletane ha ricevuto due fendenti. I carabinieri hanno arrestato un 39enne e un 34enne

Immagine di repertorio (Pixabay)

GABICCE – Accoltellato in strada, finisce in ospedale in prognosi riservata. Arrestati gli aggressori, sono due fratelli.
Il fatto è avvenuto la notte tra sabato e domenica, intorno alle 1, a Gabicce nella zona del monumento alle Genti di Mare, in viale della Vittoria. I contorni sono ancora poco nitidi.

Qui un uomo di 57 anni, di origini napoletane, residente in Romagna è stato aggredito da un uomo di 39 anni e dal fratello di 34 anni. Sono entrambi di origini campane, residenti a Cattolica. Il 57enne e il 39enne, legati da un rapporto di conoscenza da una decina di anni, si erano dati appuntamento, nella tarda serata di sabato, per definire un lavoro di imbiancatura e il fratello di quest’ultimo lo aveva accompagnato.

I motivi non sono ancora chiari, sicuramente vecchie ruggini o conti in sospeso. Sta di fatto che il 50enne è stato riempito di botte e di calci. Ma non solo, è stato raggiunto da due fendenti: uno sul gluteo e uno al torace, tanto da aver interessato anche la milza. Tra urla di dolore e trambusto, alcuni passanti hanno dato l’allarme al 118. L’uomo perdeva sangue ed era riverso a terra. Contestualmente i sanitari hanno dato l’allarme ai carabinieri che si sono subito messi sulle tracce degli aggressori.

La vittima è finita in pronto soccorso con il setto nasale rotto, alcune costole rotte e le due coltellate ricevute. Non sarebbe in pericolo di vita, ma i medici non hanno sciolto la prognosi.

Poco dopo i militari sono riusciti a individuare i due aggressori. I due fratelli sono stati rintracciati dai Carabinieri mentre si stavano recando al Punto di Primo Intervento dell’ospedale di Cattolica. Il 39enne infatti, nella colluttazione, ha subito a sua volta dei colpi a una caviglia e al volto. I due fermati sono stati sottoposti a interrogatorio di garanzia. Sono difesi entrambi dagli avvocati Robert Venturi del foro di Bologna e Mirko Damasco del foro di Rimini. Le indagini sono coordinate dal Sostituto Procuratore Davide Ercolani.

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