Pesaro

Pesaro, il furto di leggings e t-shirt e le minacce al titolare: arriva la sentenza ed è una stangata

Una romena aveva detto che avrebbe fatto ripulire il negozio dai suoi amici se fosse stata denunciata. Condannata per rapina

La caserma dei carabinieri di Pesaro

PESARO – Quelle minacce le sono costate care. Parole di troppo che hanno fatto cambiare il capo di imputazione da furto a rapina. E che ora pesano come un macigno vista la sentenza.

Il fatto risale al 20 aprile quando una rumena di 25 anni, residente nel riminese, aveva rubato merce e minacciato il titolare di inviare una banda di amici a ripulire il negozio. Era avvenuto al Rossini Center spazio Conad a Pesaro. La ragazza aveva dismesso i dispositivi anti taccheggio di t-shirt, leggings e scarpe Puma per infilarseli in una borsa e cercare di scappare. Una volta scoperta sono stati chiamati i carabinieri. Ma lei non ne voleva sapere di farsi identificare.

Poi non paga, ha iniziato a minacciare il titolare. «Se mi denunci ti mando dieci amici a ripulire il negozio». Così da furto aggravato dovuto alla rottura dell’anti taccheggio, il reato si è riqualificato in rapina per le minacce espresse nei confronti del negoziante. I carabinieri l’avevano arrestata . La donna, assistita dall’avvocato Stefano Vichi, ha scelto il rito abbreviato. Ma nonostante lo sconto di pena di un terzo, è stata condannata a 3 anni e 4 mesi. Il tutto per un bottino di 155 euro.

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