Pesaro

Fornace Vecchia, Pesaro dice sì alla variante urbanistica: 200 parcheggi in zona ospedale

Si è parlato dei costi di Ami e degli interventi a Villa Marina in ottica di mobilità sostenibile oltre che di Pesaro Studi

I parcheggi a Villa Marina

PESARO – Varianti urbanistiche e progetti su contenitori, il Consiglio Comunale ha votato alcune proposte di delibere. Passa in Consiglio, all’unanimità, la variante urbanistica per il progetto di mantenimento delle strutture autorizzate temporaneamente nell’impianto di rottamazione in località Fornace Vecchia. Andrea Nobili, assessore al Rigore, precisa: «La variante è finalizzata al riconoscimento definitivo dell’entità volumetrica delle strutture edilizie autorizzate temporaneamente e alla possibilità di ampliare i volumi esistenti, consiste nella previsione di un comparto urbanistico autonomo, in corrispondenza delle aree produttive in oggetto, che si configura quale anticipazione delle previsioni edificabili di PRG. Una richiesta che permetterà il potenziamento della produzione con possibilità di espansione sul mercato e crescita dell’azienda (la ditta è la Cartfer Srl) e che riguarda l’ampliamento del fabbricato da destinare a uffici e la realizzazione di un nuovo fabbricato da destinare a spogliatoio e servizi igienici per i dipendenti per un totale di 86,2 mq di superficie lorda».  

Michele Redaelli, Forza Italia: «È una richiesta che segue un cambiamento della normativa nazionale. Riteniamo positiva questa delibera perché semplifica le procedure e chiarisce la situazione dell’area interessata valorizzando, allo stesso tempo, un’impresa che opera nel nostro territorio e non modificando nulla di quanto previsto. Ci teniamo a ribadire l’importanza strategica dell’ufficio Urbanistica e la necessità di un ulteriore ampliamento del personale dedicato allo stesso». 

A firma del consigliere di Prima c’è Pesaro Emanuele Gambini l’interrogazione sul tema di Villa Marina a cui ha risposto l’assessore al Rigore Riccardo Pozzi: «Grazie per aver riacceso i riflettori su questo intervento che riguarda un complesso composto da due aree con due diversi usi: la prima è quella che abbiamo destinato a sosta gratuita e su cui l’Amministrazione sta lavorando per garantire la fruizione anche nei mesi invernali (ad esempio pensandola anche per il rimessaggio delle barche). L’altra è l’area di Villa Marina. Nel totale, un intervento di 1,3mln di euro sostenuto con risorse proprie per garantire e promuovere le strategie di mobilità sostenibili attivate dal Comune e per riqualificare totalmente l’area». Pozzi ha chiarito che, a maggio, «l’Amministrazione ha fatto un avviso pubblico a cui non sono seguite manifestazione d’interesse. Siamo ora al lavoro per valutare come promuovere al meglio la vocazione dell’area, che potrebbe essere anche relativa ai servizi turistici». Sull’immobile di Pesaro Studi, l’assessore ha aggiunto che «sono in corso delle valutazioni con la proprietà dell’immobile (l’INPS) per renderlo utilizzabile come sede provvisoria della scuola e con la dirigente scolastica per garantire la continuità didattica agli alunni». 

Gambini ha replicato: «Mi sarebbe piaciuto ci fosse stato uno studio dell’area fatto con una visione più ampia e che evitasse ai veicoli di raggiungere la zona del lungomare». 

Si è poi passati a discutere il tema dei parcheggi in viale della Liberazione con l’interrogazione presentata dal consigliere FdI Daniele Malandrino a cui ha risposto Enzo Belloni, assessore all’Operatività: «Non è intenzione dell’Amministrazione ripristinare i 7 posti eliminati per dare risalto all’opera covid, realizzata a ricordo e in omaggio a chi si è speso per la nostra comunità nei mesi della pandemia. Stiamo per aprire una nuova area sosta – tra Porta Cappuccina e la ferrovia, acquistata tramite il bando Sprint – che prevede 120 posti auto a 200 metri dall’ingresso dell’ospedale. Ulteriori posti a servizio dei fruitori della zona». 

Si ritiene «non soddisfatto» Malandrino: «Si poteva fare diversamente. In piazzale Cinelli sono già stati tolti degli stalli a favore di un privato in un’operazione di dubbia convenienza. Si sarebbe potuto celebrare chi si è sacrificato durante la pandemia senza togliere parcheggi utili». 

Biagiotti ha chiesto all’Amministrazione di fornire ulteriori informazioni in merito ai costi sostenuti da Ami per la gestione del trasporto pubblico locale. Morotti, ha spiegato: «Fino a giugno 2018 a Fano l’Ami aveva in locazione, presso Aset Servizi, degli spazi per il ricovero dei propri mezzi. Attualmente la locazione degli spazi per il rimessaggio degli autobus, alle autolinee Vitali, è di 42.000 euro l’anno; per l’utilizzo degli impianti l’Ami riconosce alla stessa un importo di circa 30.000 euro l’anno. Quindi, a distanza di 3 anni, Ami sostiene un costo di 7.000 euro l’anno in più». Morotti ha sottolineato che «la vera differenza sta nel risparmio che l’Ami realizza per gli spostamenti dal deposito ai capolinea». Un’economia di circa 35.000 km l’anno che, al costo di produzione di circa 2,5 euro a km porta un risparmio di 85.000 euro l’anno». 

«Mi sembra ci sia un conto economico che non torna» ha risposto Biagiotti che ha poi evidenziato la necessità dell’Amministrazione, di tutelare il patrimonio pubblico: «Adriabus è un consorzio che non esisterà in eterno. Se cediamo linee oggi pubbliche al privato, le perdiamo e non potremo più utilizzarle per coprire i servizi che oggi riusciamo a garantire». 

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