Pesaro

Festa de l’Unità Pesaro, il Pd attacca la Regione: «Crisi di Governo, Acquaroli non sta prendendo posizioni serie: serve stabilità»

I consiglieri regionali Mangialardi, Vitri e Biancani criticano la giunta su Sanità ed economia. Falà: «Pesaro penalizzata»

Il dibattito alla Festa dell'Unità a Pesaro

PESARO – Festa de l’Unità, il dibattito si concentra sulla Regione e il Partito Democratico mette in fila gli errori di due anni di governo di destra nella Regione Marche. Senza contraddittorio però.

Il Capogruppo PD Maurizio Mangialardi sottolineando la grave situazione che affligge il governo nazionale: «È ormai chiaro: Giorgia Meloni fa la ventriloqua e Acquaroli è il suo burattino che ripete in modo pedissequo quanto viene detto a Roma, disinteressandosi degli effetti sul suo territorio. Ogni amministratore – continua Mangialardi – sa che per governare un territorio servono risorse economiche, che solo un governo stabile può garantire. Se ti preoccupi della tua comunità devi avere anche il coraggio di criticare gli errori del partito di provenienza, se questi danneggiano i concittadini».

A seguire anche la Consigliera regionale Micaela Vitri ha ribadito le difficoltà che il territorio sta affrontando: «lo scenario nazionale che si sta aprendo rischia di modificare anche quello locale, mettendo così in difficoltà chi lavora in questo territorio. La sete di potere ha superato il bene per i cittadini – continua Vitri -. Delle aziende rischiano la chiusura e tanti operai rimarranno senza lavoro per via del caro bollette dovuto anche alla guerra in Ucraina. Uno scenario allarmante in cui la Regione a guida Acquaroli non sta prendendo posizioni serie ed equilibrate».

Anche la nuova riforma sanitaria desta non poche preoccupazioni per cittadini e PD, con il superamento dell’Azienda sanitaria unica regionale (Asur) e subentro nei rapporti e competenze da parte delle Aziende sanitarie territoriali (Ast) di ambito provinciale «si aumentano solo le poltrone senza incrementare le risorse economiche e i posti letto. Una riforma che allontana la sanità dai cittadini anziché avvicinarla. Oggi – continua Biancani -, i medici che lavorano nel settore pubblico si stanno continuando a licenziare per via delle difficili situazioni lavorative a cui devono far fronte, preferendo l’Emilia Romagna e persino le cooperative. Questo è un segnale importante che non può essere sottovalutato e che evidenzia – conclude Biancani – una situazione ricca di difficoltà».

Ha concluso poi Jacopo Falà, Segretario provinciale del PD di Ancona rimanendo sul tema di Marche Nord: «La chiusura di Marche Nord ci stupisce anche da Ancona. Durante il periodo pandemico è stata un’eccellenza, un punto di riferimento. I nostri malati sono venuti qui a Pesaro a Marche Nord, una struttura che ha protetto al meglio i cittadini di Ancona e tutto il territorio pesarese. Con i servizi diagnostici di alta qualità ha coperto tanta domanda dei cittadini della provincia di Ancona contribuendo a ridurre le liste di attesa. Posso dire – continua Falà – che sembra ci sia da parte della Giunta regionale un accanimento contro Pesaro, anziché prenderlo come modello».

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