Pesaro

Farmacie e Green pass: decine di tamponi in più, si rischia l’overbooking. La situazione a Senigallia, Fano e Pesaro

Si stima che potrebbero essere poco meno di 3 milioni i lavoratori non vaccinati che per accedere al luogo di lavoro dovranno ottenere il Green pass attraverso un tampone rapido o molecolare. Federfarma: «Pronti ad uno sforzo eccezionale per aumentare l’offerta di tamponi»

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Quelli che stiamo vivendo sono giorni decisivi per il mondo del lavoro. Dal 15 ottobre, infatti, è obbligatorio il Green pass per i dipendenti pubblici e privati che potranno presentarsi in azienda o in ufficio solo se muniti di un green pass valido. La condizione per ottenere la certificazione è ben nota: l’iter vaccinale anti-covid19 oppure il tampone da effettuarsi ogni 48 ore.

Con il superamento dell’80% della popolazione vaccinata è cresciuto anche il numero di lavoratori che hanno ottenuto il Green Pass dopo la prima o la seconda dose di vaccino. Si stima comunque che potrebbero essere poco meno di 3 milioni i lavoratori non vaccinati che per accedere al luogo di lavoro non avranno altra alternativa che ottenere il Green pass attraverso un tampone rapido o molecolare.

Calcolatrice alla mano, se i lavoratori non vaccinati ricorreranno ai test antigenici rapidi (che valgono per 48 ore) ne serviranno anche tre a settimana, ovvero fino a 7,5 milioni, in pratica oltre un milione al giorno. Una domanda enorme che sicuramente metterà a dura prova la rete di farmacie e laboratori nonostante le parole rassicuranti di Federfarma: «Siamo pronti ad uno sforzo eccezionale per aumentare l’offerta di tamponi eseguiti dalle farmacie italiane ed effettuare decine di migliaia di tamponi in più», ha dichiarato il presidente nazionale di Federfarma, Marco Cossolo.

Nell’ultimo mese la media settimanale di tamponi effettuati ogni giorno non ha mai superato quota 300mila. Attualmente le farmacie eseguono circa due terzi dei tamponi complessivi, quindi circa 200mila. E le farmacie interessate sono circa 10mila rispetto a un totale di 19mila. Conti alla mano, anche se si raddoppiasse l’attuale media giornaliera di 20 tamponi per farmacia e si estendesse significativamente il numero delle farmacie interessate, difficilmente si potrebbero superare i 500mila tamponi giornalieri. «Oggi sono in campo 10mila farmacie che fanno in media circa 20 tamponi a testa: questo numero può aumentare anche del 50%, così come può essere incrementato il numero di tamponi effettuati dai laboratori» conferma il Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), Andrea Mandelli, che però aggiunge: «È chiaro che, se non aumenteranno i vaccinati, dei problemi per i test potrebbero presentarsi. Ma facciamo affidamento sul fatto che sempre più cittadini comprendano che la vaccinazione è sicura ed è l’unica strada per sconfiggere il Covid».

Non è tutto: vige anche il problema della fasce orarie: in vista del 15 ottobre le richieste di prenotazione di tamponi in farmacia registrano un drastico spostamento di orario al mattino, lasciando praticamente vuote le caselle negli orari successivi.

«I giorni in cui è attesa una affluenza maggiore sono il lunedì, il mercoledì e sabato: ovvero i giorni in cui i non vaccinati avranno bisogno di rinnovare il Green pass per andare al lavoro. Gli altri giorni la situazione è tranquilla: a mio avviso le farmacie riusciranno a reggere in generale il flusso – riferisce Andrea Avitabile dell’omonima farmacia Avitabile di Senigallia – Ci sarà sicuramente una maggiore affluenza: numerose farmacie che prima tamponavano una o due ore al giorno hanno aumentato le ore di servizio. Staremo a vedere: i più previdenti hanno calendarizzato i tamponi. Siccome si tratta di scelte personali bisogna che poi i clienti si adeguino alle finestre libere: disponibilità ci sarà, se poi vengono concentrate tutte nelle medesime giornate va da sé che non si riuscirà a soddisfare tutte le richieste» .

Problematiche e criticità che ritroviamo in diverse città marchigiane: «Siamo pienissimi per i giorni a venire: il flusso non è gestibile già da diverso tempo – ci riferisce una farmacista in forza alla Farmacia Ercolani di Fano – Ci sono molti clienti che si sono organizzati per tempo calendarizzando i tamponi ogni 48 ore: tutti quelli che non lo hanno fatto, e sono molti, si sono dovuti adattare alle finestre vuote rimanenti: chiaro che le persone tendono a preferire appuntamenti per la primissima mattinata di lunedì ma la situazione inizia ad essere complessa. Sono molte le richieste che comunque dobbiamo declinare».

«Noi al momento rispondiamo tranquillamente alle richieste – riferisce la titolate della Farmacia Madonna Di Loreto di Pesaro Annalisa Cinaglia – ci stiamo muovendo in base alle nostre possibilità; attualmente i tempi di prenotazione sono di qualche giorno. Le fasce più gettonate sono quelle del tardo pomeriggio ma generalmente, vista la grande richiesta, i clienti si adeguano alle disponibilità: in generale non preoccupa il flusso di richiesta che sta arrivando».

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