Pesaro

Fano, taglio degli insegnanti: da settembre 2020 classi pollaio da oltre 30 elementi?

Il sindaco Seri: «Una cosa che gli studenti, le famiglie e gli insegnanti stessi non si meritano». Cucchiarini: «Un momento di difficoltà che deve essere sostenuto con scelte capaci di rispondere ai problemi senza crearne ulteriori»

banchi di scuola
Aula scolastica

FANO – Continua a far rumore la notizia di un possibile taglio degli insegnanti annunciata dall’Ufficio Scolastico Regionale. Una decisione che, se diventasse operativa, sancirebbe un’ulteriore criticità in un settore già martoriato dalla pandemia e che ha trovato nella didattica a distanza solo un momentaneo tampone ai molteplici disagi per studenti, insegnanti e famiglie. La diminuzione dei docenti coinciderebbe anche con l’aumento degli alunni facenti parte della medesima classe.

Massimo Seri
Massimo Seri

Al riguardo è scesa in campo anche l’amministrazione fanese che, nella persona del Sindaco, ha espresso tutte le sue perplessità su tale eventualità: «La scuola non può e non deve essere solo una questione di numeri – precisa il Sindaco –  Classi con troppi alunni, le cosiddette ‘classi pollaio’, complicherebbero ulteriormente l’intera organizzazione didattica e scolastica in generale e questa è una cosa che gli studenti, le famiglie e gli insegnanti stessi non si meritano».

Nella giornata del 18 maggio l’amministrazione ha inviato all’Ufficio Scolastico Regionale una lettera chiedendo ufficialmente di rivedere questi tagli, ponendosi così al fianco di quei dirigenti che già da qualche giorno hanno manifestato preoccupazione.

Sara Cucchiarini
Sara Cucchiarini

Dello stesso avviso anche l’Assessore Sara Cucchiarini: «Siamo molto allarmati: ho avuto modo di confrontarmi personalmente con i dirigenti degli istituti scolastici fanesi e con loro ho condiviso tutte le perplessità delle scelte dell’ufficio scolastico regionale: andare a strutturare classi troppo grandi con tagli importanti mette ancora più in difficoltà una situazione scolastica già in ginocchio. Colgo anzi l’occasione per ringraziare vivamente tutto il personale scolastico: i dirigenti, gli insegnanti, gli studenti ma anche le loro famiglie per la grandissima disponibilità a gestire un momento di così grande difficoltà che deve essere sostenuto con scelte razionali, lungimiranti e capaci di rispondere ai problemi, senza crearne ulteriori».

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