Pesaro

Fano, sparano ad un gatto e lo feriscono gravemente: la rabbia della proprietaria

Il micio ha la trachea lesionata da un piombino di acciaio e non è operabile. A breve verrà sporta denuncia a carico di ignoti presso le autorità locali

Il gatto Romeo ferito da qualche balordo
Il gatto Romeo ferito da qualche balordo

FANO – Hanno sparato ad un gatto ferendolo gravemente. Il deplorevole episodio si è consumato nell’ultimo weekend non distante da Metaurilia. A fare le spese di comportamenti a dir poco biasimevoli, è stato Romeo, un gatto grigio, adottato anni fa dalla sua attuale proprietaria che da sempre se ne prende cura.

L’amara scoperta è stata fatta dalla giovane proprietaria, nella mattinata del 7 marzo. Il micio aveva dei comportamenti anomali: rifiutava il cibo e se ne stava raggomitolato in un angolo. Una stranezza che ha insospettito la sua padrona che, ad una più attenta analisi, ha riscontrato diverse tracce di sangue.

«Confesso di essere ancora in uno stato a dir poco agitato – riferisce la ragazza – dopo averlo visto dormire in pratica tutto il giorno, io ed i miei familiari ci siamo insospettiti ed abbiamo deciso di cercare di capire cosa ci fosse che non andasse: a quel punto, nei pressi del giaciglio di Romeo abbiamo notato delle tracce di sangue ed un respiro da parte del gatto molto affannoso».

Subito il gatto è stato trasportato dal veterinario che, per fare luce, ha deciso di sottoporre l’animale ad una lastra: «È venuto fuori che qualcuno ha sparato a Romeo con una pistola o un fucile a piombini di acciaio. Uno di questi gli ha perforato la trachea lesionandola gravemente. Il micio non è operabile e le sue condizioni sono critiche: anche se dovesse superare questo periodo, la sua vita sarà comunque sempre appesa ad un filo».

Riguardo a chi possa essere l’autore o gli autori di questo insensato gesto la giovane non si sbilancia: «Chiunque sia stato spero che possa essere punito dalla legge: si tratta di un gesto di una crudeltà ed una gratuità unica. Al riguardo, nelle prossime ore sporgeremo denuncia alle autorità».

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