Pesaro

Fano più accessibile e inclusiva anche grazie agli studenti del Don Orione

Gli studenti dell'istituto tecnico industriale hanno ideato un dispositivo che renderà la vita dei disabili in carrozzina più inclusiva e semplice

Fano più accessibile ed inclusiva anche grazie agli studenti del Don Orione
Fano più accessibile ed inclusiva anche grazie agli studenti del Don Orione

FANO – Fano più accessibile e inclusiva anche grazie al contributo degli studenti dell’Istituto Don Orione che hanno ideato un dispositivo che consentirà, a chi si trova in carrozzina, di elevarsi dalla superficie così da compiere attività e fruire di servizi che altrimenti sarebbero inaccessibili. Il prototipo è stato presentato nella mattinata del 4 aprile al Cinema Masetti.

Un progetto innovativo che si allaccia alla visione delineata per la redazione del Peba, il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche che il Comune di Fano ha scelto di condividere con la città di Pesaro. Ad illustrare le peculiarità e i benefici di questo innovativo prototipo è stato il docente in forza all’istituto Francesco Orazi: «Con questo progetto presentiamo un sistema di sollevamento che verrà collocato in alcune zone di Fano che hanno difficolta legate all’accessibilità. Gli studenti hanno messo in pratica le proprie competenze con entusiasmo. Grazie a questa collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche si andranno anche a creare dei percorsi di alternanza scuola lavoro».

Brunori e Tinti durante il convegno

L’assessora alle Nuove Generazioni Barbara Brunori ha posto poi l’accento sul grande lavoro che si sta portando avanti insieme alla città e alle Scuole di Secondo Grado: «Insieme agli studenti dell’Istituto Don Orione e grazie al prezioso lavoro che è stato fatto con i docenti e la stessa Università della Politecnica delle Marche presentiamo una proposta per rendere la città più accessibile. Il Peba è uno strumento che abbiamo adottato insieme a Pesaro per l’abbattimento delle barriere architettoniche della città. Sentiamo la necessità di elevare la qualità della vita cittadina insieme alla sostenibilità, favorendo l’accessibilità in tutti gli spazi della città. Vogliamo che le persone abbiano una vita attiva e il prototipo che è stato presentato rappresenta una grande opportunità per fare in modo che tutti siamo cittadini con le stesse condizioni. La partecipazione dei giovani è preziosa perché con il loro lavoro cambiamo il presente».

Alla conferenza ha preso parte anche l’assessore al Welfare Dimitri Tinti: «Una città accessibile è una città che ha la forza di guardare al futuro. Abbattere le barriere architettoniche significa aprire la città alla comunità che la vive. Così i cittadini vivono, respirarono e si immergono in spazi veramente inclusivi. Abbattendo gli ostacoli, la nostra amministrazione garantisce uno dei principali diritti. Offrire una migliora qualità della vita è ciò che ha spinto questa importantissima attività».

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