Pesaro

Fano piange “Nonna Jana”, la nonnina del web: il ricordo ed i ringraziamenti della famiglia

L'arzilla anziana era divenuta celebre grazie anche a video e dirette social che il nipote Francesco Norma Battisti era solito condividere

Nonna Jana
Nonna Jana

FANO – La Città della Fortuna piange ‘Nonna Jana‘, l’arzilla anziana divenuta celebre grazie anche attraverso i video e le dirette social che il nipote Francesco Norma Battisti era solito condividere. Una simpatia disarmante quella dell’anziana che ben presto era stata eletta al ruolo di nonna di tutti. Anche per questo la notizia della sua scomparsa, condivisa sui social dal nipote, è divenuta virale lasciando nel dolore e nello sconforto non solo la famiglia dell’amata nonnina.

Il decesso, avvenuto nella serata del 29 ottobre, è stato raccontato dal nipote che con la donna condivideva un rapporto speciale :«Con la rabbia nell’anima e la tristezza nel cuore devo purtroppo dirvi che NONNA JANA non è più con noi. È doveroso ringraziarvi e se potessi lo farei di persona abbracciandovi uno per uno. Avete dimostrato tanto calore nei suoi confronti ad ogni sua apparizione in questo gruppo. Ieri sera le accarezzavo i capelli in quel letto d’ospedale e le ho detto che se era stanca poteva andare. So che l’amore che ci legava poteva farla stare ancora un pò con me, ma la dignità e l’anima vanno rispettate e se una persona è stanca bisogna lasciarla andare… Se ami devi lasciare andare ?Grazie a tutti»

A distanza di una giornata, vista l’imponente mole di messaggi di cordoglio ed affetto apparsi sul web, Francesco e la sua famiglia hanno voluto ringraziare tutti con una lettera aperta:
«Ero al corrente che NONNA JANA fosse amata da questa città, ma mai avrei creduto che fosse arrivata così in profondità nei vostri cuori.
Da giovedì ho ricevuto di tutto: messaggi, chiamate, lettere, fiori, post, articoli di giornale ecc, ecc…
Ogni singolo messaggio è stato riferito a nonna.
Sì, avete capito bene, ogni messaggio è stato riferito a nonna, questo è stato facile perché lei se ne è andata questo è vero ma sembra strano, ma comunicare con lei non è mai stato così facile.
Non si vede ma si sente ?
Quello che siamo stati io e lei lo siamo ancora e questo anche perché lei vive in ognuno di voi, in ognuna di quelle splendide persone di questa città che hanno reso mia nonna un simbolo della “FANESITUDINE”.
La mia vita è sempre stata scandita dal suono della sua voce e dagli impegni che io e lei avevamo quotidianamente (la pulizia della casa, il letto da rifare, guardare film di guerra fino ad averne la nausea, N. C. I. S., il parrucchiere, fare merenda, lo shopping, le visite dal dottore, il fruttivendolo, qualche sana litigata che serviva a ricordarmi che era lei che comandava?)
Sono giornate lunghe, è andata via così in poche ore, in pochi giorni, stroncata da una malattia veloce, rapida, ma per fortuna indolore, una malattia che mi ha dato il tempo di stare un attimo con lei poche ore prima che volasse per dirle, come ben sapete, che POTEVA ANDARE.
Ho dovuto mettere in campo tutto ciò che la vita mi ha insegnato per riuscire a fare questo atto così doloroso ma anche così giusto.
Le anime vanno rispettate, chi ama ha il SACROSANTO dovere di aiutarle ad andarsene quando sono stanche.
Vi assicuro che il cuore riceve una di quelle “botte” così grosse che si spacca nel punto in cui fa più male, lo stomaco si strozza, i polmoni bruciano e la testa sanguina.
Tutto questo passa se penso a LEI.
GRAZIE, GRAZIE ALLE BELLE PERSONE CHE SIETE STATE NEL DEDICARLE ANCORA UN SALUTO».

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