Pesaro

Fano piange Federica Polverari mancata a soli 26 anni il giorno prima della sua laurea

La giovane, iscritta alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, avrebbe dovuto discutere la sua tesi il giorno dopo la sua scomparsa, avvenuta mercoledì15 novembre

Federica Polverari
Federica Polverari

FANO – C’era la folla delle grandi occasioni alla chiesa di San Paolo Apostolo al Vallato di Fano per dare stamane l’ultimo saluto a Federica Polverari, giovane fanese scomparsa a seguito di una brutta malattia, a soli 26 anni.

La giovane, iscritta alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, avrebbe dovuto discutere la sua tesi il giorno dopo la sua scomparsa, avvenuta mercoledì. In queste ore gli abitanti della Città della Fortuna, in particolare quelli residenti al Vallato, si sono stretti intorno alla famiglia. La giovane, amata e stimata, era molto impegnata: attiva come catechista e nel mondo degli scout, è stata anche una brillante pallavolista in forza all’Adriatica Volley Fano che l’ha voluta ricordare pubblicamente: «Anche oggi è una triste giornata per la società. Purtroppo una della nostre ex-atlete ci ha lasciato prematuramente, Federica Polverari a soli 26 anni. Siamo uniti nel dolore alla famiglia e vogliamo ricordare Federica con le parole della sua allenatrice, Martina Betti: «Ho allenato Federica per quasi 5 anni, dall’Under 13 all’Under 16. Quando si allena una piccola giocatrice per tutto questo tempo la si vede quasi come una figlia, e se è vero che bisogna trattare tutti allo stesso modo, è anche vero che abbiamo sempre delle piccole preferenze. Per me lei era, anzi lo è ancora, una di queste. Sempre sorridente, buona e gentile con tutti, accettava qualsiasi decisione, anche di restare in panchina per una partita intera, se questo significava fare vincere la squadra. Una di quelle bambine che con la loro allegria ti ricordano che la vita si può prendere con leggerezza anche se si è adulti e che se un allenamento non viene bene pazienza, il prossimo andrà meglio. L’adriatica le ha insegnato la pallavolo, ma lei ha insegnato a tutti noi che la vita va affrontata con un bel sorriso. Proprio come il suo. Buon viaggio, Fedi. Resterai sempre il mio “Polverari n. 7».

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