Pesaro

A Fano le mense scolastiche sono a zero impatto per l’ambiente e biologiche

Fano è una delle città aderenti (unica marchigiana) alla Green Food Week che ha l’obiettivo di rendere l’offerta delle mense scolastiche e universitarie a minore impatto ambientale

Immagine di repertorio

FANO – Biologico e a basso impatto ambientale. Sono queste le due direttive guida del Comune di Fano quando si parla di refezione scolastica. Un percorso avviato dal Comune oramai da diversi anni tanto da essere riconosciuta, anche a livello nazionale, come un’eccellenza assoluta.

«Una città sempre più green vuol dire anche investire sull’educazione alimentare: una sfida che come amministrazione comunale abbiamo raccolto da diversi anni e che nel caso della refezione scolastica abbiamo iniziato a vincere – ha commentato il sindaco Massimo Seri – 400mila pasti ecosostenibili in un anno scolastico: sono numeri che rendono la dimensione e la forza delle scelte innovative realizzate in questi anni nell’ambito dei servizi educativi della nostra città, con risultati che ci possono giustamente rendere orgogliosi».

Non a caso al Comune di Fano è stato riconosciuto il Premio Compraverde Buygreen 2021, sezione Mensa Verde 2021. Rientra nell’ottica di continuità l’adesione dell’amministrazione fanese alla Green Food Week che ha l’obiettivo di rendere l’offerta delle mense scolastiche e universitarie a minore impatto ambientale, sostituendo uno o più pasti nel corso della settimana con alternative sostenibili.

«Ora il Comune di Fano presenta una nuova ulteriore proposta, promossa insieme a Foodinsider e a numerosi Comuni italiani, che prevede giovedì 10 marzo 2022 – nell’ambito della Green Food Week – la modifica dei rispettivi menù per unire simbolicamente i bambini d’Italia con piatti sani e a basso impatto ambientale – ha dichiarato il Dietista dei Servizi Educativi del Comune di Fano, Fabio Tinucci – Il nostro intento è quello di promuovere l’impegno a consumare cibo più sostenibile, al fine di rendere le nostre comunità più consapevoli e responsabili del peso che l’alimentazione ha sul pianeta. L’iniziativa per valorizzare il cibo amico del pianeta – coordinata da Foodinsider in concomitanza con “M’illumino di meno” – ha ottenuto più di 100 adesioni tra Comuni, Università e Aziende per un totale di 330.000 pasti green».

La produzione di cibo è tra i più importanti fattori che impattano sul cambiamento climatico, sulla perdita di biodiversità, sull’uso delle risorse idriche, sulla compromissione dei cicli dei nutrienti e sui cambiamenti dell’uso del suolo. Non tutti gli alimenti pesano allo stesso modo sul pianeta: il settore zootecnico è responsabile del 15% delle emissioni antropogeniche di gas serra, sfruttando quasi l’80% delle terre agricole globali (dati IPCC e FAO).

«Si tratta di una settimana simbolica per unire i bambini e gli studenti universitari in un pasto collettivo che contribuisce a un risparmio notevole dei gas serra emessi nell’atmosfera – ha commentato Claudia Paltrinieri, Presidente di Foodinsider – A contorno dell’iniziativa abbiamo messo a disposizione un kit per spiegare a genitori e insegnanti perché i legumi, il miglio e i prodotti di origine biologica fanno bene agli esseri umani e sono una medicina per la Terra».

Foodinsider ha coordinato la campagna promossa da una rete composta da alcuni Comuni (Fano, Bergamo, Bolzano, Cremona, Mantova, Parma, Pesaro, Rimini, Trento e Sesto Fiorentino), l’Azienda Sanitaria Unica Regionale Marche Area Vasta 1, AIAB e Firab.

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