Pesaro

Fano, ladra seriale colpiva con a seguito la figlia di sei anni: in manette lei e il compagno

La donna, in stato interessante, aveva colpito in farmacie, esercizi commerciali e si era specializzata nel furto di biciclette elettriche

Le pattuglie della polizia di Stato
Le pattuglie della polizia di Stato

FANO – Ladri pendolari provenienti dalla Romagna in manette. La Polizia di Stato ha eseguito due arresti su esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Pesaro a carico di una coppia ritenuta responsabile di numerosi furti avvenuti a Fano. I fatti si riferiscono ai mesi estivi quando i due, un uomo e una donna provenienti dalla vicina Romagna, avevano stabilito la propria base operativa nella città di Fano.

Nello specifico, le indagini degli agenti del Commissariato fanese, svolte a seguito di numerosi furti di biciclette e all’interno di esercizi commerciali, hanno permesso di concentrare l’attenzione investigativa su una donna, già conosciuta alle Forze di Polizia e con problemi di tossicodipendenza, ospite presso una comunità fanese insieme alla propria figlia di 6 anni a seguito di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria minorile.

Le indagini dei poliziotti hanno evidenziato come la donna, in stato interessante, avesse iniziato, dapprima, a compiere furti all’interno della stessa struttura dove veniva ospitata per poi allargare il proprio campo d’azione al di fuori di essa, in particolare presso farmacie, esercizi commerciali ma anche, in un caso, penetrando all’interno di un’abitazione privata. Le zone principalmente colpite erano quelle del centro storico e del mare.

Le attività d’indagine degli agenti hanno accertato anche il ruolo del compagno della donna che, con frequenza quasi quotidiana, la raggiungeva da Rimini tramite il treno e partecipava attivamente alla commissione dei furti nonché al successivo trasporto della refurtiva, comprese le biciclette, a bordo dei treni, di ritorno, nella vicina Romagna.

Il modus operandi della coppia si caratterizzava dalla preliminare attività della donna che, nonostante si trovasse nella fase terminale della gravidanza, effettuava continui sopralluoghi spostandosi, in compagnia della figlia minore, lungo le vie cittadine del centro storico e della zona mare in sella ad una bicicletta.

Individuati gli obiettivi, attendeva l’arrivo del compagno ed insieme, spesso portando con loro la figlia minore anche per destare meno sospetti, colpivano utilizzando tronchesi per rompere le catene che assicuravano i velocipedi elettrici di ingente valore e compiendo furti all’interno di vari negozi.

Le attività investigative hanno permesso di addebitare una ventina di episodi di furto alla coppia e recuperare 5 biciclette illegalmente trafugate, successivamente riconsegnate ai legittimi proprietari.

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