Pesaro

Fano, incidenti a ripetizione tra auto e bici. Un ciclista bacchetta i colleghi: «Serve maggiore consapevolezza»

Visto l'aumentare dei casi un appassionato di due ruote fanese invita i colleghi a comportamenti più adeguati

Polizia municipale di Fabriano

FANO – Il canovaccio oramai è ben noto a Fano: una mancata precedenza, un senso unico non rispettato, il traffico spesso congestionato ed ecco che vediamo le pagine di cronaca riempirsi di sinistri che riguardano auto e bici, a volte anche con conseguenze serie. Gli ultimi due, di una lunghissima serie, si sono consumati nella Città della Fortuna in via Papiria, all’intersezione con via Rosmini, ed in via Roma nella giornata del 24 luglio.

Nel primo caso una Honda 125 condotta da un 39enne del luogo, che procedeva in direzione mare-monte è entrata in collisione con una turista 30enne in sella ad una bicicletta che percorreva la pista contromano.

Il secondo caso ha riguardato un 76enne che è stato urtato da un furgone che gli ha fatto perdere l’equilibrio finendo a terra e battendo la testa. Per entrambi è stato necessario l’intervento del 118 anche se nessuno dei due, fortunatamente, ha riportato ferite gravi. Al di là dei casi specifici, gli incidenti riaccendono i fari su una problematica che spesso viene riassunta in maniera miope come fosse una diatriba tra due “specie” che frequentano la strada: automobilisti e ciclisti.

Senza voler prendere parte, consapevoli che ogni incidente ha la sua storia, condividiamo la testimonianza di un ciclista fanese che vuole richiamare ad una maggiore consapevolezza e responsabilità da parte degli amanti delle due ruote: «Visti i tanti incidenti che riguardano le due ruote a pedali, volevo esortare tutti i miei colleghi ad una maggiore responsabilità: spesso chi inforca una bicicletta non si sente, erroneamente, un attore della strada e pensa di essere al di sopra delle regole stradali: vedo continuamente bici contromano, altri che viaggiano di notte senza dispositivi luminosi, parecchi amatori muoversi in gruppo in doppia o tripla fila… comportamenti deleteri, pericolosi e che gettano discredito sulla ‘categoria’ aumentando l’astio degli automobilisti… va da sé che le norme stradali debbono essere rispettate da coloro che si muovono in maniera motorizzata….penso soprattutto ai limiti di velocità… non si tratta di avere ragione o torto, ne abbiamo da guadagnare tutti».

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