Pesaro

Fano, i cittadini bocciano “La grande muraglia”: la ciclabile dell’Arzilla nell’occhio del ciclone – FOTO

Nonostante il manufatto non sia ancora terminato la bocciatura da parte della cittadinanza sembra essere arrivata senza appello: la colpa principale è quella di aver snaturato il tratto con la creazione di reti metalliche e gabbioni

La pista ciclabile dell’Arzilla prima e dopo
La pista ciclabile dell’Arzilla prima e dopo

FANO – C’è chi non ha perso tempo e l’ha già ribattezzata ironicamente “La grande muraglia di… Fano”. Stiamo parlando della gabbionata realizzata per contenere l’argine sulla pista ciclabile dell’Arzilla. Il tratto, nonostante non sia ancora terminato, è stato poco fa riaperto per consentire alle persone di raggiungere il lungomare senza attraversare la statale Adriatica. Il completamento dell’opera da parte di Aset proseguirà a partire dal prossimo mese di settembre, quando si procederà con una nuova chiusura al transito per il riavvio del cantiere.

la ciclabile dell’Arzilla nell’occhio del ciclone

Nonostante il manufatto non sia ancora terminato la bocciatura da parte della cittadinanza sembra essere arrivata senza appello: la colpa principale è quella di aver completamente snaturato il tratto con la creazione di reti metalliche e gabbioni al posto della terra battura e della vegetazione.

Le foto del nuovo tratto sono ben presto rimbalzate sui social diventando virali e scatenando rabbia ed ironia: «Laddove c’era l’erba ora c’è una orribile gabbionata …Gli Unni son tornati!» commenta laconico un cittadino. Sul perché di una scelta così “estrema” c’è chi punta il dito sui ciclisti: «Non si può guardare, un pugno allo stomaco, e poi si predica di salvare la natura e il verde… la giunta comunale al servizio di ciclisti che disdegnavano il sentiero naturalistico non conforme alle ruote della loro bicicletta, quando i comuni mortali la percorrevano senza alcuna difficoltà… vergogna». O ancora: «È così provato che quando i nostri preziosi amministratori si riempiono la bocca di parole come ecosostenibilità, tutela dell’ambiente e sventolano bandiere di Fridays for Future, proprio non ne conoscono il significato», o anche «La Fano GREEN AND BLU di cui blaterano gli amministratori mettetevelo bene in mente che non esiste se non come slogan vuoto… Deliberatamente viene fatto uno scempio ambientale in una zona bella e verde e in una pista che già funzionava egregiamente, che abbisognava solo di manutenzione e di migliorie sì, ma non di deturpazione».

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