Pesaro

La cena di Sgarbi e Carriera e le polemiche tra il sindaco Ricci, la Confcommercio e il deputato

Il critico d'arte ha invitato i primi cittadini di Pesaro e Fano, ma Ricci non ne vuole sapere. Varotti: «Servono sanzioni esemplari, gravità inaudita»

Vittorio Sgarbi

PESARO – Inviti rispediti al mittente e polemiche. La cena consumata a Fano al Ristorante Chic di Umberto Carriera assieme al parlamentare Vittorio Sgarbi ha generato non poche polemiche. Il ristoratore era già stato multato per aver aperto i ristoranti La Macelleria e l’Osteria delle Candele. A Fano la terza cena disobbediente per dimostrare la contrarietà al Dpcm. Un evento costato al ristoratore, un ulteriore verbale da 400 euro elevato dalla Polizia Locale e un provvedimento di chiusura provvisoria del locale per 5 giorni. Quanto agli avventori, sono stati identificati e sanzionati dai Carabinieri

Proprio Sgarbi sulla sua pagina Facebook ha invitato il sindaco di Pesaro Matteo Ricci e quello di Fano Massimo Seri a un confronto in uno dei ristoranti di Carriera, quello di Candelara.

Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci risponde così: «Caro Vittorio, basta con le provocazioni, sai noi facciamo i sindaci e ci sono tanti problemi da risolvere, non abbiamo altro tempo da dedicare a chi forza continuamente le regole e la legge solo per farsi un po’ di (cattiva) pubblicità.
Sabato alle 18 saremo in piazza del Popolo con i ristoratori e i gestori di locali di Pesaro in un confronto democratico ad ascoltare la loro protesta, i disagi e le proposte. Ah, “occhio” stasera all’Osteria delle Candele perché ci saranno le forze dell’ordine a far rispettare la legge. Nella nostra terra le regole si rispettano. Avremo sicuramente altre occasioni di serio confronto su arte, cultura, turismo».

A ruota anche Amerigo Varotti direttore Confcommercio: «Ciò che è avvenuto a Fano è di una gravità inaudita. Un personaggio in cerca di pubblicità si è alleato ad un personaggio che vive solo per quello, facendosi beffe delle Istituzioni, della legalità e di tutto il mondo delle imprese di ristorazione che – pur contestando i provvedimenti governativi – è rispettoso delle Leggi.

Il tutto con l’aggravante della premeditazione visti i precedenti pesaresi e l’annuncio anticipato della volontà di violare la legge. Addirittura con la penosa giustificazione dell’incontro privato e politico in un locale pubblico che deve essere chiuso anche per eventi privati o politici.

Questo gravissimo comportamento richiede una risposta decisa ed autorevole da parte delle Istituzioni: non la solita multina da 400 euro o la chiusura del locale per soli 15 giorni. Servono sanzioni esemplari, altrimenti ognuno sarà libero di fare ciò che vuole. Per questo chiederemo un incontro al Prefetto di Pesaro, Lapolla.

Il comportamento del Parlamentare è poi talmente grave che meriterebbe solo – se fossimo un Paese serio – la decadenza da Parlamentare, almeno smetteremmo di pagarlo».

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