Pesaro

Fano, bici rubate messe all’asta: avranno una nuova vita grazie al CB Club Mattei

Grazie all’impegno dell’associazione, un atto illegale e deplorevole come il furto si trasforma in una vera e propria risorsa per coloro che si trovano in stato di necessità

Saverio Olivi presidente Cb Club Mattei
Saverio Olivi presidente Cb Club Mattei

FANO – Una nuova vita per le bici rubate o abbandonate che sono state recuperate in questi mesi nel fanese. Nei giorni scorsi il Comune ha indetto un’asta pubblica nella quale ha messo in vendita tutte quelle biciclette che erano state oggetto di furti o abbandonate in giro per la città e non più reclamate dai legittimi proprietari.

Il fenomeno dei ladri di biciclette infatti non conosce sosta nemmeno in tempi di pandemia. I mezzi sono stati battuti in un unico lotto: ad acquistarle, per la cifra complessiva di 275 euro, è stato il Cb Club Enrico Mattei che ora punta a dare nuova ‘vita’ ai mezzi, effettuando manutenzione e riparazione, per poi donarle gratuitamente a coloro che ne avranno necessità.

Grazie all’impegno dell’associazione, un atto illegale e deplorevole come il furto si trasforma in una vera e propria risorsa per coloro che si trovano in stato di necessità.

Un’impresa non nuova per la verità quella messa in campo dall’Associazione: «Si tratta della terza o quarta volta che acquistiamo il lotto delle bici per poi ripararle: nell’ultima occasione avevamo preso addirittura 300 bici, spesso mancanti di diversi pezzi, da cui siamo riusciti a tirare fuori circa 80 nuovi mezzi che abbiamo dato gratuitamente o richiedendo cifre simboliche, qualche euro per coprire le spese sostenute. – ci riferisce il Presidente dell’Associazione Saverio Olivi – In questo caso si tratta di circa 30-40 biciclette da cui contiamo di tirare fuori circa 20 o 30 mezzi funzionati e completi. Il lotto infatti comprende bici spesso mancanti di qualche pezzo: il sellino, un pedale, il fanale e via discorrendo. Anche questa volta, a nostre spese, le ripareremo e le renderemo nuovamente camminanti, per poi le donarle volentieri a coloro che ne faranno richiesta».

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