Pesaro

Fano, bar e ristoranti vedono la luce: nuove regole tra entusiasmo ed incertezza. Mirisola: «Servono incentivi concreti»

Il vicepresidente Confesercenti Fano e operatore della ristorazione auspica strategie governative ad hoc per il rilancio del comparto. Ecco quali

FANO – Segnali di ripresa che fanno guardare al futuro del comparto della ristorazione con rinnovato ottimismo nonostante le incertezze e le incognite. Dalla giornata del 1° giugno infatti scattano le nuove regole per i pubblici esercizi: fino alle 23, orario nel quale è ancora fissato il limite del coprifuoco, sarà di nuovo consentito il servizio al tavolo all’interno dei locali e, per i bar, anche la consumazione al banco. Un piccolo grande passo verso il ritorno ad una tanto sospirata normalità.

«Finalmente siamo arrivati alla reale “riapertura” – commenta Stefano Mirisola vicepresidente Confesercenti Fano e operatore della ristorazione – dal momento che finora gli esercizi che non avevano adeguati spazi all’aperto – e parliamo di una grande fetta delle imprese del settore- erano di fatto impossibilitati a lavorare. C’è grande entusiasmo da parte della categoria e tutti, baristi e ristoratori, hanno voglia di ripartire. Restano ovviamente anche numerose difficoltà, prima fra tutte la mancanza di personale qualificato che fa la differenza per un locale e l’incertezza sull’immediato futuro: se è plausibile supporre che in estate i contagi si abbassino e la situazione migliori, non possiamo sapere ciò che succederà in autunno».

Stefano Mirisola
Stefano Mirisola, vicepresidente Confesercenti Fano e operatore della ristorazione

Un ritorno ad una situazione pre-covid che però non può non tenere conto dei danni causati al comparto dalle restrizioni pandemiche. Importante secondo Mirisola poter contare su incentivi concreti: «Sono stati adottati strumenti costosi per gli operatori che non hanno portato alcun ritorno economico: penso ad esempio alla lotteria degli scontrini che ha richiesto spese notevoli per l’adeguamento della cassa e del defiscalizzatore, con scarsi risultati. Sarebbe più utile, invece, detassare il lavoro, incentivando così nuove assunzioni, sia tra i più giovani, sia tra coloro che, avanti con gli anni, hanno perduto il proprio impiego durante i ripetuti lockdown. Sarebbero utili, inoltre, contributi non tanto a fondo perduto, ma piuttosto indirizzati all’acquisto di materie prime locali, ad esempio. Un modo per agevolare gli operatori di bar e ristoranti e nello stesso tempo sostenere i produttori del territorio – e conclude -. Auspichiamo che si possa contare su misure di questo tipo per accelerare un processo di ripartenza ancora lungo ed incerto, ma che tutti ora leggiamo in positivo e sul quale riponiamo la massima fiducia».

Ti potrebbero interessare

Fano, 44enne perde il controllo della vettura ed invade la corsia opposta: due feriti

FANO – Importante schianto nel pomeriggio del 27 marzo a Fano, lungo la Statale Adriatica. Da quanto ricostruito dalla Polizia locale accorsa sul posto una 44enne del luogo, al volante di una Fiat Panda, avrebbe perso il controllo del proprio veicolo sbandando ed invadendo la corsia opposta dove stava sopraggiungendo una Fiat Multipla condotta da […]