Pesaro

Pasqua 2020, Mons. Armando Trasarti: «Guardare al futuro con elevate aspirazioni senza rassegnazione»

Sono parole universali che vanno al di là dell’aspetto fideistico e coinvolgono anche coloro che non si sentono propriamente credenti, quelle contenute nel messaggio del Vescovo della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola

Mons. Armando Trasarti
Mons. Armando Trasarti

FANO – «La vita non è solo amena, piacevole e armoniosa. La vita sa essere anche molto dura, a volte. E chiunque promette di risolvere con un colpo di bacchetta magica tutti i problemi, costui mente: paura e solitudine, disperazione e morte non si cancellano con un colpo di spugna. Eppure non è il negativo ad averla vinta: questo è il messaggio della Pasqua».

Con queste parole Monsignor Armando Trasarti, Vescovo della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola, ha voluto ricordare una volta di più il delicato, ma anche prezioso periodo che stiamo vivendo. Un’esortazione speciale per una Pasqua speciale non solo per il significato che si porta dietro, ma anche per le modalità con cui la Settimana Santa, il culmine dell’anno liturgico dei cristiani, viene vissuto proprio in queste ore.
Le Chiese vuote a Pasqua, le celebrazioni via streaming sono una prova nella prova a cui i fedeli sono chiamati in questo momento della storia che non ha avuto precedenti e che entrerà di diritto nelle pagine della storia stessa.

Ecco che allora le parole del Vescovo Trasarti entrano nelle case di tutti coloro che gli hanno voluto prestare orecchio: parole universali che vanno al di là dell’aspetto fideistico e coinvolgono e chiamano in causa anche coloro che non si sentono propriamente credenti.

Le parole di Trasarti arrivano a toccare gli aspetti più laici della vita declinando cinque verbi: riconoscere, premiare, valorizzare, sostenere, promuovere. Il pastore esorta a riconoscere il merito e le competenze, sempre ed in ogni settore, nella vita politica e nella vita sociale ed economica e non la rendita di posizione.

Premia e riconosce il ruolo e l’importanza imprenditoriale: «Coloro cioè che si assumono rischi e responsabilità, anche sul piano personale, per promuovere processi economici che creano valore e lavoro. In particolare tutti coloro che creano imprese che diventano “comunità economiche”». Esorta a valorizzare l’economia reale, e non quella speculativa o finanziaria, dove si mettono in gioco la creatività, la manualità, l’intelligenza sia individuale che collettiva; e ancora non dimentica l’importanza di sostenere le imprese e le professioni che producono beni e servizi utili volte al benessere delle persone.

Ed infine, sottolinea la necessità di promuovere l’eterogeneo caleidoscopio sociale dell’associazionismo e del terzo settore, che rappresentano una seconda linea indispensabile per garantire un’adeguata assistenza ed un supporto alle fasce di popolazione più deboli.
E conclude infine «Se vogliamo auspicare un vero cambiamento, che recepisca gli insegnamenti di questo tempo, occorrerà guardare al futuro con elevate aspirazioni, forza di volontà e senza rassegnazione, essere coerenti nel presente, dando seguito al pensiero con azioni rapide ed efficaci».

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