Pesaro

Fano, arretramento della ferrovia e «le ingerenze del PD pesarese»: l’attacco di FdI

Fratelli d'Italia auspica un confronto ufficiale che coinvolga tutti i Comuni interessati dal progetto di arretramento della linea ferroviaria Adriatica

Il vecchio e il nuovo tracciato della ferrovia su Pesaro

FANO – Le presunte ingerenze del Pd pesarese in merito all’arretramento della ferrovia sulle vicende che riguardano Fano non sono proprio andate giù agli esponenti locali di Fratelli d’Italia che vedono dietro l’incontro tra Seri e Ricci «le solite esigenze autocelebrative e di ricerca di consenso elettorale e di visibilità» quando invece probabilmente sarebbe più opportuno coinvolgere al tavolo tutte le amministrazioni interessate da questo epocale cambiamento.

«Eravamo abituati alle ingerenze del PD pesarese nella politica fanese – riferisce FdI – ma la pubblicazione della notizia di un incontro a 3, i sindaci di Pesaro e di Fano, assieme al Presidente della Provincia, riuniti per parlare di arretramento ferroviario, ci lascia onestamente sconcertati; una riunione, quella avvenuta qualche giorno fa e pubblicata anche sui social con la solita enfasi di stampo pesarese, che riteniamo profondamente inadeguata, nel merito e nel metodo».

Giusto sottolineare che il tema dell’arretramento ferroviario rappresenta un progetto di enorme importanza per lo sviluppo delle infrastrutture della nostra Regione; proprio per la sua dimensione regionale, nazionale e non semplicemente locale e per le ricadute economiche, sociali e urbanistiche che avrà sulla vita dei nostri territori.

Fratelli d’Italia Fano ritiene necessario che questo tema venga sviluppato in modo sinergico tra tutti i comuni costieri, nel rispetto delle esigenze e delle specificità di ogni singolo territorio interessato, con il coinvolgimento di tutte le rappresentanze politiche ed economiche: «Non è pertanto accettabile che i sindaci Seri e Ricci, per le solite esigenze autocelebrative e di ricerca di consenso elettorale e di visibilità, si smarchino dagli altri sindaci del territorio per intraprendere una partita in solitaria, privi peraltro del necessario mandato da parte dei rispettivi consigli comunali; riteniamo arrogante e supponente l’atteggiamento dei sindaci di Fano e Pesaro, che, con l’avallo del presidente Paolini, hanno omesso di coinvolgere gli altri sindaci dei comuni vicini».

Ricci, Seri e Paolini al lavoro sul tracciato della Ferrovia

«Del resto – proseguono – Fano è sempre stata terreno di conquista del Pd pesarese, e Seri, partecipando alla riunione, ha confermato la sua totale dipendenza dalla volontà del Pd pesarocentrico. La messa in scena della foto diffusa sui social ha il sapore di una spettacolarizzazione mediatica che è risultata particolarmente sgradita a molte persone in maniera trasversale, anche tra chi non è direttamente coinvolto nella vita politica della città: proporre l’idea che progettare una nuova linea ferroviaria sia operazione fattibile da chiunque, e che basti tracciare una linea con matita e righello su una mappa da parte di un sindaco che si improvvisa geologo/ingegnere/topografo/urbanista, è uno sfregio nei confronti di tutti i bravi progettisti che fanno questa attività di professione, ed è semplicemente offensivo nei riguardi dell’intelligenza di chiunque».

FdI ne hanno anche per Paolini: «Ci chiediamo a che titolo fosse presente il Presidente Paolini; perché il ruolo istituzionale che riveste pretenderebbe da lui maggiore imparzialità e gli imporrebbe di lavorare al servizio dell’intera provincia e non solo dei comuni a trazione Pd».

E concludono: «Al sindaco Seri suggeriamo infine un atteggiamento più cauto nei confronti di un tema così sensibile per la nostra città come l’arretramento della ferrovia; se Seri ha realmente a cuore il futuro della città che amministra, si faccia portavoce del parere dei suoi concittadini nell’unico tavolo che ha titolo e autorità per prendere decisioni: quello di tutti i sindaci del territorio. Se ha ancora un minimo di dignità, recuperi la propria autonomia decisionale, e si liberi dalle intromissioni e dai condizionamenti dei cugini pesaresi. Sempre che abbia ancora interesse a guidare la propria città».

Una tirata di orecchi che si aggiunge, e fa eco, a quella dei consiglieri regionali della Lega Luca Serfilippi e Giorgio Cancellieri: «Lo sviluppo del territorio non può essere deciso a tavolino dal sindaco di Pesaro e da quello di Fano in una riunione informale, quasi “carbonara”, con gli uffici della provincia. Il tema dell’arretramento ferroviario deve coinvolgere tutti i Comuni interessati».

«Serve un confronto ufficiale che coinvolga tutti i Comuni interessati dal progetto di arretramento della linea ferroviaria Adriatica – spiegano – ovvero Ancona, Falconara, Senigallia, Mondolfo, Gradara, Gabicce Mare, Fano e Pesaro e non solo gli ultimi due. Come Regione intendiamo ascoltare le esigenze di tutti i territori e procedere uniti con un unico progetto da sottoporre al Ministero delle Infrastrutture: non possiamo permetterci fughe in avanti di singoli amministratori locali, né tanto meno andare avanti in ordine sparso come stanno facendo i sindaci di Pesaro e Fano. È necessario promuovere un tavolo di confronto unitario che coinvolga tutte le Istituzioni interessate».

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