Pesaro

Fano, l’Arco di Augusto protagonista del Tg1

Il monumento fanese presente in una carrellata di immagini insieme agli scorci più blasonati d'Italia, svuotati di persone, tra cui il Duomo di Milano, il Ponte Vecchio di Firenze, la Torre di Pisa. Il sindaco Seri: «Anche Fano testimone del periodo che stiamo vivendo»

L'Arco di Augusto
L'Arco di Augusto a Fano

FANO – L’Arco di Augusto protagonista tra le bellezze più blasonate d’Italia in un servizio andato in onda sul Tg1 della Rai nel weekend appena trascorso. «Un’Italia così mai vista prima; tutti chiusi in casa e città senza persone, senza automobili, senza voci, senza rumore. Testimonianza di un dramma che resterà nella storia della nostra epoca ma anche una riscoperta della bellezza quotidiana che ci circonda»: queste le parole del servizio a firma di Andrea Nizzardi che fanno da cornice alle cartoline dei simboli italiani: il Duomo di Milano, il Ponte Vecchio di Firenze, la Torre di Pisa, per citarne alcuni e tanti, tanti ancora. Tra questi pezzi da novanta fa capolino anche l’Arco di Augusto di Fano.

«ll nostro bellissimo Arco d’Augusto selezionato tra le migliori bellezze d’Italia – ha commentato il primo cittadino Massimo Seri – nel servizio del TG1! Anche Fano testimonia in questo servizio il periodo che stiamo vivendo, fatto di strade vuote che presto torneranno ad essere vive».

Pincio TG1

Il nostro bellissimo Arco d'Augusto selezionato tra le migliori bellezze d'Italia nel servizio del #TG1!Anche Fano testimonia in questo servizio il periodo che stiamo vivendo, fatto di strade vuote che presto torneranno ad essere vive!Una bella soddisfazione vedere premiata la scelta di riqualificare il Pincio sul TG nazionale! ☺️#fano #rai #pincio

Pubblicato da Massimo Seri su Domenica 3 maggio 2020

Comunemente nota come “Arco d’Augusto” e da sempre simbolo di Fano, la Porta di ingresso principale alla città è la testimonianza più degna di nota della Colonia Giulia Fanestris e rappresenta uno dei monumenti meglio conservati di epoca romana nel territorio marchigiano. Si tratta di uno dei manufatti più antichi e meglio conservati della Regione:  la data di costruzione, ricavabile dall’iscrizione sul fregio, non è anteriore al 9 d.C.

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