Pesaro

Fano, aggressione all’Usca. Il sindaco Seri: «Fatto gravissimo ed intollerabile»

Per il primo cittadino si tratta di un gesto senza scuse né giustificazioni. Solidarietà e vicinanza alla dottoressa e all'Infermiera anche da parte dell'assessore Cucchiarini

Una USCA
Personale Usca (Foto di repertorio)

FANO – «Fatto gravissimo ed intollerabile». Con queste parole il primo cittadino di Fano ha stigmatizzato la vile aggressione subita da una Usca, ovvero un’unità medica che esegue i tamponi per il covid-19, consumatasi nel tardo pomeriggio del 29 dicembre a Carrara di Fano.

I sanitari, un medico ed un’infermiera, dopo essere stati aggrediti sia verbalmente che fisicamente da due uomini, hanno dovuto rifugiarsi nell’auto di servizio. A far scattare la violenza sarebbe stata la risposta negativa da parte dei sanitari a divulgare dei dati personali, nello specifico, quali fossero le case visitate dall’Unità e le persone sottoposte a tampone.

Massimo Seri
Massimo Seri

«L’aggressione avvenuta a Carrara ai danni degli operatori sanitari #USCA è un fatto gravissimo e intollerabile – prosegue Seri – Non possiamo permettere che fatti del genere avvengano nel nostro territorio, specie se riguardano coloro che mettono in pericolo se stessi per garantire il servizio sanitario durante questa emergenza legata alla pandemia. Non ci sono scuse né giustificazioni per chi compie aggressioni immotivate di qualsiasi genere. La nostra comunità si è sempre contraddistinta per altruismo e fratellanza».

Sara Cucchiarini
Sara Cucchiarini

Dello stesso avviso l’assessore Sara Cucchiarini che ha voluto esprimere tutta la sua solidarietà al personale sanitario: «Voglio esprimere vicinanza e tutta la mia solidarietà alla Dottoressa e all’Infermiera dell’Usca aggredite a Fano mentre, bardate con tute, guanti e mascherine anti-covid, stavano facendo il loro lavoro, già durissimo. Stiamo impazzendo? Non c’è giustificazione alcuna a tale deplorevole atteggiamento e mi auguro che le forze dell’ordine possano risalire ai responsabili e intervenire severamente».

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