Pesaro

Fano a passi veloci verso la normalità: si tornano a celebrare i matrimoni civili

Dal 18 maggio, oltre alla presenza dei testimoni di nozze, è possibile la partecipazione alla funzione di amici e parenti per un numero non superiore a venti persone

Sara Cucchiarini
Sara Cucchiarini

FANO – Tra i diversi indizi che sanciscono un lento ma progressivo ritorno ad una qualche sorta di normalità ci sono anche i matrimoni civili che in questi giorni sono stati celebrati in comune.

A presiedere le cerimonie, nelle vesti di ufficiale dello Stato Civile, l’assessore Sara Cucchiarini: «È ripresa la celebrazione dei matrimoni civili a Fano: già da sabato 16 maggio sono stata proprio io a celebrare il matrimonio di due giovani coppie: oltre agli sposi, erano presenti i soli testimoni».

Celebrazioni che già dai prossimi giorni potrebbero permettere la compresenza non solo dei futuri coniugi e dei testimoni ma anche di una stretta rappresentanza degli affetti più cari.

«Con l’ordinanza emanata in data 18 maggio dal Sindaco Seri – ci riferisce l’assessore – nella città della Fortuna sarà possibile celebrare matrimoni civili alla presenza di sposi, testimoni ma anche di un pubblico di familiari ed amici che non superi le venti persone. Il primo cittadino e l’amministrazione hanno voluto inserire questa apertura agli affetti più cari per permettere la condivisione di questo momento così importante per i futuri coniugi, sempre naturalmente mantenendo le distanze di sicurezza e con i presidi di protezioni individuali. La cerimonia avviene nella splendida location della Sala della Concordia, all’interno del palazzo comunale».

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Sara Cucchiarini celebra un matrimonio

E conclude: «Voglio precisare che, in questi due mesi di lockdown, i matrimoni si sarebbero potuti potenzialmente celebrare: come comune, ci eravamo organizzati per accogliere chi aveva necessità di farlo ma con le sospensioni dei termini della pubblicazioni che, davano la possibilità di procrastinare le date senza che scadessero i tempi delle unione già fissate, tutte le coppie hanno preferito attendere e riprogrammare la loro celebrazioni».

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