Pesaro

I fanesi scettici sul Dpcm anti-Covid: «Misure eccessive e non utili ad arginare la pandemia»

Al sondaggio hanno preso parte 179 utenti. Secondo il 59% le misure scelte dal governo sono eccessive e inefficaci rispetto all'emergenza. Solidarietà nei riguardi della ristorazione

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Fano

FANO – I fanesi sono scettici sul Dpcm anti-Covid-19 approvato dal governo perché ritenuto eccessivo e soprattutto non utile ad arginare la pandemia. È quanto emerso da un sondaggio condotto attraverso una piazza social a cui hanno preso parte 179 persone. Di queste, ben 106, ovvero il 59%, si sono espresse in maniera negativa sulle misure adottate dal governo. Al momento il lockdown light che è stato proposto è stato ritenuto dai più eccessivo rispetto l’emergenza.

Eppure i dati, a livello regionale, ci parlano di una percentuale di tamponi positivi che si attesta di poco sotto il 30%: una curva di contagi che nel mese di ottobre è cresciuta in maniera esponenziale. Risposte alla mano quindi l’impressione generale è che la popolazione locale non abbia ancora chiara l’entità dell’emergenza. L’altro punto in cui più della metà di coloro che hanno espresso la propria opinione sono concordi riguarda la scarsa efficacia delle restrizioni: la scuola in presenza e i trasporti pubblici sarebbero i vettori principali della diffusione del Covid-19.

Una percentuale inferiore ma comunque significativa (22%) si è schierato a favore dei ristoratori e auspica una nuova riapertura per questo settore a patto però che vada di pari passo con controlli molto più capillari da parte delle forze dell’ordine. Meno significative le altre ipotesi proposte a livello percentuale in cui la voce preponderante, forse temendo future restrizioni, si riassume con la frase: «Meglio così che il lockdown» (il 14%). Solo il 2,3% ritiene il Dpcm un atto dovuto e necessario.

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