Pesaro

Emergenza idrica, Ruggeri (M5S): «Prima di pensare a nuovi invasi, si puliscano quelli esistenti»

La consigliera regionale chiede una cabina di regia per trovare fondi anche per ridurre le perdite della rete

L'acqua che sgorga dal Burano

PESARO – Emergenza idrica e polemiche, sul caso interviene la capogruppo di M5S in Regione Marta Ruggeri, che sollecita la Regione riguardo a una priorità come l’approvvigionamento di acqua potabile, resa sempre più stringente dalle prolungate siccità estive.

«Il gestore Marche Multiservizi pensa ad un nuovo grande invaso, ma ci sono da considerare gli impatti paesaggistici, ambientali e i lunghi tempi di realizzazione. La gestione delle risorse idriche è un tema indifferibile, urgentissimo. Lo dimostrano, un esempio per tutti, le condizioni di estrema criticità verificatesi fino a pochi giorni addietro nella mia provincia di appartenenza».

Che cosa è possibile fare nell’immediato, allora, per trovare efficaci soluzioni su scala locale a un problema dalle dimensioni planetarie come i cambiamenti climatici? Ruggeri lo suggerisce in una mozione, un’articolata proposta. Se fosse approvata dall’assemblea marchigiana, la Giunta regionale sarebbe impegnata per prima cosa a istituire una cabina di regia rappresentativa di tutti gli enti competenti in materia di risorse idriche e relativi interventi.

Marta Ruggeri, capogruppo Movimento 5 Stelle

«La cabina di regia – specifica Ruggeri – avrebbe lo scopo di programmare e trovare le risorse economiche per far eseguire la pulizia di tutti gli invasi che hanno perso oltre il 30% della loro capienza idrica iniziale a causa dei sedimenti fangosi, e di promuovere interventi di manutenzione per la riduzione delle perdite della rete idrica al di sotto del 20% considerato tecnicamente accettabile dalla normativa in materia ».

Tornando alla situazione della provincia in particolare, la mozione specifica che gli invasi al Furlo, a San Lazzaro di Fossombrone e a Tavernelle di Colli al Metauro hanno un volume ridotto di «quasi la metà» a causa dell’interramento. «Prima di pensare a nuovi invasi – prosegue la capogruppo dei 5 Stelle – si garantisca la capienza di quelli esistenti per un adeguato e costante apporto vitale ai fiumi, fondamentale sia per l’ambiente sia per l’uso agricolo e domestico, a maggior ragione in un territorio dove l’approvvigionamento idrico dipende in media all’80 per cento dalle acque di superficie».

Riepilogando la corposa e complessa normativa sulla programmazione e sulla tutela delle risorse idriche, la mozione di Ruggeri ribadisce che l’obiettivo irrinunciabile è «garantire acqua potabile a tutti i marchigiani, compreso chi, ai giorni nostri, non ne ha ancora accesso a causa della distanza dalla rete principale»

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