Pesaro

Elezioni, le richieste di Cgil, Cisl e Uil Pesaro Urbino: «Infrastrutture, lavoro e sanità per un nuovo modello di sviluppo»

Le sigle sindacali hanno redatto un documento congiunto in cui chiedono il completamento di grandi opere ma anche un ammodernamento delle filiere produttive

PESARO – Elezioni, le priorità del sindacato per lo sviluppo del territorio. Cgil, Cisl e Uil hanno redatto un documento unitario.

Infrastrutture

Il territorio provinciale, ha bisogno di una grande opera di ammodernamento del sistema stradale, dei trasporti e delle reti telematiche. I sindacati chiedono il completamento della superstrada Fano-Grosseto, con il raddoppio della galleria della Guinza.

Altro obiettivo l’arretramento del tratto ferroviario Adriatico anche a sud del territorio fanese e di Marotta. Le sigle chiedono al futuro governo di completare le opere di compensazione previste per l’allargamento della terza corsia dell’autostrada A14; la realizzazione del tratto di collegamento stradale veloce Pesaro-Vallefoglia-Urbino, oltre al completamento dell’asse viario di collegamento delle zone industriali di Piandimeleto con Urbania e sant’Angelo in Vado; infine l’adeguamento della Cesanense.

Tra le priorità anche l’adeguamento del sistema del TPL alle nuove esigenze sociali, con la creazione di linee di collegamento funzionali e veloci con gli aeroporti di Falconara, Bologna e la stazione ferroviaria di Fabriano.

Non solo strade: «Bisogna estendere in tutta la provincia le reti informatiche con la Fibra 4G e 5G
funzionale al sistema produttivo provinciale, all’intero sistema dell’istruzione, della formazione e della ricerca».

Modello di sviluppo

«La vocazione della provincia di Pesaro Urbino è e resta manifatturiera ed in particolare collegata ai
settori del legno, della metalmeccanica, della gomma plastica, della nautica, delle costruzioni, del
settore agro-alimentare. Dopo gli effetti della crisi del 2008 e le conseguenze del conflitto Russia-Ucraina, è necessaria la capacità di rivedere la struttura organizzativa di questi settori e reindirizzare le politiche di sviluppo ed ammodernamento delle filiere produttive».

Per Cgil, Cisl e Uil occorre «incentivare gli investimenti e diversificare l’approvvigionamento energetico». Ma soprattutto «recuperare ad un nuovo concetto produttivo il sistema delle piccole aree artigianali, in particolare delle aree interne oggi fortemente penalizzate dalle crisi e nella maggior parte dei casi in condizione di abbandono o dismesse, individuando, specie per quelle realtà, nuove filiere produttive in grado di rinvigorire capacità, valorizzazione del territorio e rigenerazione e diffusione demografica nei comuni interni».

Inoltre «vanno tutelate e rese competitive le attività agricole e di allevamento dei territori montani, ma allo stesso tempo va incrementata la diffusione nel territorio di filiere produttive biologiche, sostenendo e recuperando le coltivazioni autoctone e tipiche del territorio». Sguardo particolare al turismo.

Politiche sociali e sanitarie

Per il sindacato: «La provincia di Pesaro Urbino, come il resto della regione detiene il maggiore indice di invecchiamento e di decremento della popolazione. Sarà fondamentale procedere a una corretta attuazione degli investimenti e delle riforme previste nel PNRR. Questo al fine di dotare il territorio di una rete di strutture territoriali fondamentali per rendere il sistema sanitario provinciale-regionale efficace»

Lavoro

Cgil, Cisl e Uil chiedono: «La priorità della nuova legislatura deve essere costituita da politiche mirate di protezione del lavoro e garanzia della sua qualità, fermare la precarietà, favorire una equa distribuzione ed organizzazione del lavoro, garantire legalità e sicurezza sul lavoro».

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