Pesaro

Pesaro, un duomo gremito per l’ultimo saluto a Pierpaolo. «Ti porteremo sempre con noi»

Il parroco: «Un ragazzo sempre solare, accogliente. La banalità del male non ci impedisca di andare avanti»

I funerali di Pierpaolo Panzieri

PESARO – Erano tantissimi in Cattedrale per portare l’ultimo saluto a Pierpaolo Panzieri, il 27enne ucciso lunedì 20 febbraio nella sua casa in via Gavelli. Oltre ai familiari c’erano decine e decine di amici, commossi, alcuni di loro con una rosa bianca.

Sull’altare la foto di Pierpaolo sorridente e una chiesa gremita per sostenere mamma Laura, il padre Pietro il fratello Gianmarco e tutti i familiari.

Il parroco don Stefano Brizi ha parlato di una morte «violenta e ingiusta». Nell’omelia ha sottolineato: «Quello che è avvenuto lo scorso febbraio ha segnato la vita di una famiglia, di una comunità, di una città. La sua triste vicenda è un evento che ci riguarda da vicino, molti hanno pensato che questo dramma avrebbe potuto colpire la propria famiglia. Stringiamoci attorno a mamma Laura, al padre Pietro, al fratello Gianmarco, ai familiari e agli amici».

I funerali di Pierpaolo Panzieri

E ancora: «Chi ha conosciuto Pierpaolo lo ricorda come un ragazzo solare, accogliente, disponibile. Uno sguardo vivace, trasmetteva una voglia di vita a tutto tondo. Lavorava nell’azienda di famiglia dove le energie erano messe a dura prova, ma coltivava interessi diversi. Aveva tantissimi amici e amava la musica, suonava la chitarra e la tromba. Mostrava una sensibilità d’animo non comune, nella sua pagina Facebook comparivano versi che rivelano una interiorità non comune, un guardare alla vita nei suoi aspetti più nascosti e invisibili».

«L’amicizia aveva un valore speciale, con attenzione verso chi aveva un passo diverso dal suo. Aveva un senso di giustizia nel cuore e aveva avvicinato bambini che vivevano situazioni di malattia e disagio. Questa tragica scomparsa ci ha segnato, sta paralizzando il desiderio del bene. Sono troppi gli episodi che ci fanno credere che banalità e violenza gratuita del male ci impediscano di andare avanti».

I funerali di Pierpaolo Panzieri

Poi le parole della cugina, alla fine della liturgia: «Viviamo in un mondo in cui non puoi più dare il cuore a una persona perché vieni ripagato così. Pier è sempre stato un ragazzo dall’animo buono, anche troppo buono. Aveva sogni e obiettivi. Se lui potesse dirci qualcosa direbbe di continuare a essere felici, continuare a sorridere e stare vicini. Ti porteremo sempre con noi».

All’esterno del duomo una foto di Pierpaolo con un libro per i ricordi, e i palloncini bianchi.

L’omicida, reo confesso, ha spiegato davanti al Gip i motivi del gesto. Sarebbe stato Jahvè ad averglielo ordinato.

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